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Martedì, 23 Aprile 2024
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Bagnoli, i sindacati incontrano il ministro Provenzano e la cittadinanza

Cgil, Cisl e Uil napoli: "Articolare la sequenza di interventi per fasi poliennali". Il comunicato del Comitato Bagnoli Libera

Si è tenuto oggi un incontro, a proposito della riqualificazione di Bagnoli, tra il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Giuseppe Provenzano e l'ad di Invitalia Domenico Arcuri, con i comitati e le associazioni attivi nell'area.
I segretari generali di Cgil Cisl Uil di Napoli - Walter Schiavella, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati - hanno chiesto di garantire in modo adeguato l'operatività dei primi provvedimenti attuativi del progetto Bagnoli e improntare l'intero processo di bonifica e rigenerazione urbana nel rispetto delle esigenze che il sindacato giudica irrinunciabili.

"L'approvazione dello stralcio urbanistico del programma di risanamento ambientale e di rigenerazione urbana che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato - precisa la nota sindacale - dà il via alla procedura urbanistica e consente di far partire i progetti e le gare per la riqualificazione di Bagnoli. Un grande passo avanti rappresenta il dissequestro dei suoli compresi nel SIN di Coroglio-Bagnoli, deciso dalla Corte di Appello del Tribunale partenopeo, vede eliminare uno dei maggiori ostacoli all'avvio concreto del processo straordinario di risanamento ambientale e di riuso urbano dell'area ex industriale dismessa". Secondo le tre confederazioni è necessario "articolare la sequenza degli interventi per fasi poliennali calibrate, in rapporto alle condizioni di concreta fattibilità complessiva, non solo finanziaria, in modo da conseguire in ciascuna esiti concreti di riuso (al limite temporanei, se non pregiudizievoli delle destinazioni finali)". La richiesta è quindi che si intervenga subito "sui sub-ambiti, le cui analisi di rischio documentino la necessità di operazioni più semplici e rapide, in modo da consentire al più presto rapporti diretti fra aree recuperate e cittadinanza al fine di un suo reale coinvolgimento nel processo".

"Bisogna attivare per ciascuna fase - hanno precisato Schiavella, Tipaldi e Sgambati - modalità effettive di partecipazione e condivisione, magari distinguendo temi e tavoli solo orientativi da temi e tavoli di significativa incidenza decisionale, coinvolgendo opportunamente gli organismi elettivi, le organizzazioni sociali, i soggetti associativi e la cittadinanza, in modo da indirizzare la definizione progettuale esecutiva e la stessa selezione dei partner investitori sulla base di criteri non solo finanziari".

Bagnoli Libera, il comunicato

Questo invece il contenuto del comunicato di Bagnoli Libera, comitato di cittadini che da anni lotta per la riqualificazione dell'area.

"Oggi abbiamo portato le nostre ragioni nella sede di Invitalia di Roma, alla presenza del Ministro del Sud, Provenzano. Varie le questioni che abbiamo sollevato.
1 Chiarimento sui bandi, sulle operazioni di 'bonifica' in atto, sulla tutela degli abitanti;
2 Istituzione fisica e formale dell'Osservatorio Popolare sulla bonifica con accesso all'area, accesso agli atti, incontri periodici con Ministero e soggetto attuatore sul territorio:
3 Clausole sociali per garantire formazione ed inserimento lavorativo dei lavoratori inoccupati e disoccupati della città e della zona flegrea nei lavori e riqualificazione.
Sottolineando tutti i punti critici del Praru, chiedendo chiarimenti su rimozione colmata, cubature, portualità, concessioni sul litorale, sistema di mobilità e previsione della costruzione del carcere a Cavalleggeri che ci vede totalmente contrari. Abbiamo chiesto che tutto questo venga riportato pubblicamente sul territorio, nelle strade del nostro quartiere, tra la gente e la popolazione che ha pagato e paga i decenni di infamia di Stato.
Vi invitiamo tutti a passare domenica mattina alle ore 10.30 al nostro banchetto informativo per socializzare quanto sta succedendo, per organizzarci e continuare la mobilitazione: unica arma per chi vuole davvero sbloccare Bagnoli difendendo gli interessi collettivi: bonifiche reali sotto controllo popolare, chi ha inquinato paghi, spiaggia e parco urbano, attività produttive utili ed abbasso impatto, clausole sociali per i disoccupati, servizi sociali".

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