Covid-19, arrivano gli alert dell’Unità di Crisi: come funzionano
La spiegazione del Direttore Scientifico e Responsabile dello Sportello Salute ANCI Campania, Antonio Salvatore
L’Unità di Crisi della Campania ha elaborato un documento recante l’andamento epidemiologico regionale, i fattori di rischio di ogni provincia e il conseguente sistema previsionale d’allerta.
"L’Unità di Crisi ci dice che la circolazione virale è in preoccupante aumento e che la sua diffusione riguarda anche la popolazione scolastica. Nei primi 7 giorni di febbraio si registrano 29 focolai scolastici, 2 in ambito ospedaliero, 1 nelle carceri e 1 in istituto religioso. Crescono anche gli accessi ospedalieri dei pazienti Covid sintomatici che si traducono in ricoveri in aree mediche e in regime di terapia intensiva. Il prospetto illustra l’occupazione dei posti letto per singola provincia alla data dell’8 febbraio 2021", spiega il Direttore Scientifico e Responsabile dello Sportello Salute ANCI Campania, Antonio Salvatore, analizzando i dati.
"Ulteriore elemento di criticità - prosegue Salvatore - è rappresentato dal rischio 'varianti' del virus, connotate da maggiore contagiosità e poste in connessione con le fasce di età più giovani della popolazione. Siccome la maggiore diffusione in ambito locale potrebbe influenzare quella regionale, occorre adottare misure 'chirurgiche'.
E per fare ciò, l’Unità di Crisi ha scelto 3 indicatori:
1) l’incidenza locale rispetto alla media regionale;
2) la percentuale dei tamponi positivi rispetto alla media regionale;
3) la densità abitativa.
I Comuni saranno tenuti a verificare tali indicatori ogni lunedì, e qualora questi dovessero superare il valore soglia regionale, analizzeranno l’andamento per fasce d’età per poi adottare strategie di contenimento della diffusione virale. L’analisi per fasce d’età è raccomandata giacché favorisce la scelta strategica".