rotate-mobile

Albergo dei Poveri, Manfredi: "Prima apertura nel 2023"

Sopralluogo a Palazzo Fuga per i quali sono stati stanziati 100 milioni dal Pnrr. Il sindaco: "Entro la fine del prossimo anno puntiamo a inaugurare i locali del piano terra con attività temporanee"

L'Albergo dei Poveri aperto entro 12 mesi. Sembra un'utopia, eppure il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ci crede. "Entro la fine del 2023 abbiamo l'obiettivo di restituire alla città i locali del piano terra con attività temporanee che possano essere culturali, di intrattenimento, anche legate al cibo. Vedremo, abbiamo già fatto un concorso di idee". 

Palazzo Fuga rientra tra le grandi incompiute della città partenopea. Qualcosa che la città si porta dietro nei decenni. Come Bagnoli, come la Metropolitana. Negli anni qualcosa si è mosso. Mostre, associazioni, ma poi tutto l'Albergo è tornato nell'oblio, oscurato dal degrado. 

Un punto di discontinuità col passato sembra esserci: sono i 100 milioni di euro messi a disposizione dal Pnrr. Una cifra di certo insufficiente per una struttura così grande, ma rappresenta un inizio. Un inizio che consentirà la messa in sicurezza dei luoghi, condizione necessaria per poi discutere dell'assegnazione. Un processo che avverrà con l'ascolto dello società cittadina, attraverso concorsi di idee. L'apertura, eventuale, del 2023, sarà solo il primo passo di un lungo percorso. Impossibile pensare di riqualificare questa struttura in un sol colpo. Il Ministero della Cultura ha individuato in Invitalia, coinvolta anche per la riqualificazione di Bagnoli, il soggetto che si occuperà di chiudere gli accordi quadro per i lavori.

L'idea di base sembrerebbe essere quella di aprire il palazzo alla città, renderlo permeabile, poroso, per usare le parole dell'architetto Ricky Burdett, da agosto nel team per la riqualificazione. Burdett, docente della London School of Economics, è la figura selezionata come consulente per la rigenerazione. "Credo che fino a oggi si sia fallito perché si è sempre pensato al Palazzo nella sua interezza e non apertura modulare. Noi ragioneremo in questo secondo modo". Non è escluso che in un'ala dell'Albergo vengano trasferiti uffici o servizi al cittadino, ma le specificità saranno cultura e intrattenimento nel solco tracciato dall'amministrazione Manfredi, cioè di un'offerta che debba portare anche a un profitto economico. 

Non resta che vedere se sarà la volta buona o se sarà l'ennesima falsa partenza per uno dei palazzi più grandi d'Europa. Nel video pubblicato le interviste il sindaco Manfredi, l'architetto Burdett e il vicesindaco Laura Lieto. 

Video popolari

Albergo dei Poveri, Manfredi: "Prima apertura nel 2023"

NapoliToday è in caricamento