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Le sfide degli adolescenti sui social: consigli utili

Il vadevecum della Polzia di Stato

Sfide, o meglio challenge. Questo è anche il mondo degli adolescenti sui social. Sfide inoffensive come balletti, canzoni cantate al karaoke, prove di abilità assolutamente innocue. Ma anche sgambetti, la “Skullbreaker challenge” o legarsi una cintura al collo per provocare asfissia come l’ultima, la “Black out challenge”. I social non sono pericolosi in sé ma è pericoloso l’uso che se ne può fare lanciando sfide folli o accettandole anche a rischio della vita. Per questo ci sentiamo di dare qualche piccolo consiglio di buon senso ai genitori:

Parlare ai ragazzi dei rischi che corrono

Parlate ai ragazzi delle nuove sfide che girano in Rete in modo che non ne subiscano il fascino; alcune challenge espongono a rischi medici (assunzione di saponi, medicinali, sostanze di uso comune come cannella, sale, bicarbonato), altre inducono a compiere azioni che possono produrre gravi ferimenti a sè o agli altri (selfie estremi, soffocamento autoindotto, sgambetti, salti su auto in corsa, distendersi sui binari).

Assicuratevi che abbiano chiaro quali rischi si corrono a partecipare alle sfide online. I ragazzi spesso si credono immortali e invincibili per una immaturità delle loro capacità di prevedere le conseguenze di ciò che fanno.

Mostrarsi curiosi e denunciare

Monitorate la navigazione e l’uso delle app social, anche stabilendo un tempo massimo da trascorrere connessi. Mostratevi curiosi verso ciò che tiene i ragazzi incollati agli smartphone: potrete capire meglio cosa li attrae e come guidarli nell’uso in modo da essere sempre al sicuro.

Se trovate in rete video riguardanti sfide pericolose, se sui social compaiono inviti a partecipare a challenge, se i vostri figli ricevono da coetanei video riguardanti le sfide, segnalateli subito alla Polizia postale anche online sul sito del commissariato di ps online

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