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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Accesso alla facoltà di Medicina, tavolo tecnico sul problema

Una persona su 4 in Italia vuole fare il medico. Sulla necessità e le modalità di una selezione hanno dibattuto diversi esperti

Le problematiche dell'accesso alla facoltà di Medicina sono state affrontate in un tavolo tecnico istituito per iniziativa della Prof. Gabriella Fabbrocini, dal rettore dell'universita di Napoli Federico II Gaetano Manfredi, e con il rettore del Campus biomedico di Roma Raffaele Calabrò, il presidente della facoltà di Medicina e Chirurgia Luigi Califano e numerosi esponenti del mondo della professione medica e delle istitizioni.

Sconcertanti i dati: una persona su quattro in Italia vuole fare il medico. In numeri si tratta di 90mila candidati ogni anno. È evidente che una selezione è necessaria. Ma il sistema dei quiz cosí com'è va ripensato perchè non è sostenibile: in termini di stress e impegno per gli studenti, in termini economici per le famiglie.

Accesso a Medicina, il dibattito (foto De Cristofaro)

Ad esempio, sulla base dell'individuazione di testi precisi, su cui far studiare i candidati in modo che possano trovarsi in una competizione realmente paritaria, come ha spiegato il Prof. Calabrò.

Altrettanto certamente poi non si può far accedere 90mila giovani a Medicina per poi mandarli via al secondo anno (secondo il cosiddetto Sistema alla francese, recentemente prospettato), né il piano di studi del primo anno può essere talmente generico da essere valido per la formazione del medico come dell'infermiere o del tecnico di radiologia, senza comportare pesanti conseguenze in termini di deficit di preparazione, come evidenziato dal rettore Manfredi. Ancora: il sistema va ri-tarato in base al bisogno dell'utenza. Innanzitutto a scuola il 20% delle ore dovrebbe essere indirizzato a formare gli studenti in base alle loro aspirazioni, in modo che possano anche metterle alla prova.

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