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I pipistrelli imitano il ronzio del calabrone per salvarsi la vita: la scoperta di un team della Federico II fa il giro del mondo

Primo caso conosciuto di un mammifero che imita un insetto.

La notizia ha fatto il giro del mondo, ripresa dalle testate internazionali più prestigiose tra cui Nature, Science, New Scientist, il New York Times, il Telegraph, the Independent, The Economist, BBC, Sky News e National Geographic: i pipistrelli imitano il rinzio del calabrone per spaventare i loro predatori e salvarsi la vita. A scoprire questo raro ed interessantissimo esempio di mimetismo animale gli studiosi della Federico II Danilo Russo e Leonardo Ancillotto, del Dipartimento di Agraria, che hanno condotto la ricerca con i colleghi Donatella Pafundi e Marco Gamba dell’Università di Torino, Federico Cappa e Rita Cervo dell'Università di Firenze, e Gloriana Chaverri dell’Universidad de Costa Rica.
I risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Current Biology.

Si tratta di “mimetismo Batesiano” - spiegano i ricercatori: una specie indifesa ne imita una pericolosa o tossica per scoraggiare un predatore. In questo caso, il mimetismo messo in atto dai pipistrelli è acustico, perché basato sui suoni e non sui colori, quindi relativamente raro in natura. Si tratta inoltre del primo caso conosciuto di un mammifero che imita un insetto e costituisce - dicono gli autori della ricerca - un elegante esempio di come l’evoluzione esprima adattamenti che spesso sono il frutto dell’interazione tra specie anche molto diverse, come, appunto, pipistrelli, gufi e insetti imenotteri.

Oggetto dello studio il pipistrello vespertilio maggiore Myotis myotis che non è l'unico a saper emettere questo particolare tipo di ronzio che allontana barbaggiani e allocchi: lo fanno alcuni roditori, uccelli e anche insetti totalmente indifesi. È perciò probabile che la strategia di imitazione di un insetto pericoloso come un calabrone sia molto più diffusa in natura di quanto si possa credere. La ricerca apre quindi una nuova, importante finestra sul comportamento animale e sui fenomeni di imitazione tra specie.

Gli adattamenti espressi dagli animali in risposta alle forze della selezione naturale non smettono mai di sorprenderci”, commenta il professore Russo.

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