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La classifica delle regioni dove si abbandonano o adottano più cani. Sorpresa Campania

Presi, illusi e poi gettati: nel 2021 oltre 100mila i cani messi in strada.

Nel 2021, nei canili sanitari italiani sono entrati 72.115 cani, 29.194 nei canili rifugio per un totale di 101.309 nuovi ingressi: sono i dati pubblicati dal Ministero della salute sul randagismo.

Le regioni dove si abbandonano più cani

In base all'analisi dei dati diffusi dal Ministero fatta dall'Ente nazionale per la protezione animali, la maglia nera degli ingressi nei canili va al Lazio: 9.158 gli ingressi nei canili sanitari e 3.384 nei rifugi.

La nostra regione occupa il secondo posto con 8.702 ingressi nei canili sanitari e 3.200 in quelli rifugio. Segue, al terzo posto, la Sicilia (8.192 gli ingressi nei canili sanitari).

Le regioni dove si adottano più cani

Il Ministero della Salute ha pubblicato anche i dati relativi alle nuove adozioni, fatte tramite i rifugi pubblici o privati convenzionati. In testa alla classifica delle regioni che hanno trovato una casa a un cane la Puglia, con 6.259 animali adottati, seguita - strano ma vero - da Campania (5.526) e Lazio (4.693).

Enpa, da sola, nel 2021 ha aiutato 89.791 animali (+14.707 rispetto al 2020), ne ha soccorsi 22.126 e microchippati 16.259. Inoltre ha dato in adozione 17818 cani e 15412 gatti, sequestrato per maltrattamenti 1.291 animali e sterilizzato 3849 cani e 29012 gatti, un’azione fondamentale per combattere il randagismo.

Cessione: la nuova frontiera dell'abbandono

Tantissime le cessioni, nuova frontiera dell’abbandono, frutto spesso di adozioni frettolose e della mancanza di consapevolezza di che tipo di impegno comporti l’accogliere un animale, anche in termini economici – spiega Carla Rocchi, presidente nazionale EnpaCerto la pandemia e la crisi economica che ha portato con sé non ha aiutato ma non deve comunque essere una giustificazione. Noi quest’anno - continua Rocchi - abbiamo lanciato la nostra campagna antiabbandono scegliendo il claim “Con te sempre”, che più che uno slogan deve essere un imperativo quando si sceglie di accogliere un animale. Spesso quando si prende un cane o un gatto si pensa solo ai costi dell’alimentazione dell’animale ma non si prendono in considerazione tutte le spese che prendersi cura di un amico a quattro zampe può comportare. Farmaci, spese veterinarie sono costi molto importanti da affrontare se sopraggiunge una malattia. Sono tutte eventualità che andrebbero messe incontro prima di adottare un animale. Gli animali sono esseri senzienti e quando li accogliamo nelle nostre famiglie dobbiamo farlo con amore sì, ma anche con consapevolezza. Prendere un cane o un gatto oggi per riportarlo dopo un anno o meno è solo un atto sconsiderato. Venite nei nostri rifugi. Chi adotta nei rifugi fa un percorso assistito che aiuta a rendersi conto della strada che c’è da fare e dell’impegno che sta per prendere".

Enpa per sconfiggere l’abbandono ha così realizzato un piccolo vademecum per l’adottante:

1. Il cane è un essere senziente: ha cioè sentimenti, il primo dei quali è l'attaccamento al gruppo sociale familiare. Dovremo fornirgli un gruppo stabile e assumerci la responsabilità di non sradicarlo mai dal suo gruppo famigliare. E’ indispensabile farci conoscere ed essere il suo punto di riferimento quando si apre la nuova porta di casa.

2. Meticcio o di razza? Non fa nessuna differenza, la scelta è assolutamente personale, basata su stili educativi e caratteristiche di personalità di razza o mix di razza. Tutti i cani, sono cani! 

3. A chi rivolgersi? Una figura professionale (medico veterinario, educatore) o ad un’associazione animalista. È fondamentale descrivere la personalità della propria famiglia per ricevere un consiglio corretto.

4. Cucciolo o adulto? Un anziano [8-20 aa] è un “cucciolo” con l’esperienza e il bagaglio di una vita vissuta; un adulto [2-8 aa] ha una personalità ben sviluppata, piena di colori, con la voglia di conoscere e condividere, con sicurezze già acquisite ed un vissuto alle spalle; un cane tra gli 8 mesi e i 2 anni è un cucciolone alla scoperta di sé stesso, desideroso di fare esperienza. I cuccioli tra i 2 e gli 8 mesi hanno bisogno di riferimenti e di gruppi sociali in cui crescere, tenendo conto che lo fanno nel rispetto della loro personalità e in base alle loro attitudini.

5. Microchip, sverminazione evaccinazione: Prima dell’adozione il pet deve esser microcchipato, effettuato tutte le profilassi vaccinali e di prevenzione.

6. Pre-adozione: Consigliamo di seguire un iter insieme ad educatori cinofili.

7. Socializzazione: Quando si adotta un cane è importante fargli vivere in modo equilibrato e progressivo il mondo che lo circonda. Un cane correttamente socializzato è fiducioso verso il mondo stesso.

8. Deresponsabilizzazione: I cani non desiderano essere caricati di responsabilità, benché la loro coscienza di specie indichi che nel branco ci debba sempre essere una figura che si faccia carico della conduzione. La responsabilità è nostra, non del cane!

9: Educazione: Un cane e famiglia coinquilina correttamente educata permette una convivenza appagante per tutti i membri. L'educazione del cane è un impegno che non può venire meno e che non può, in alcun modo, essere delegato ad altri. Educare vuol dire dare regole, essere coerenti, saper usare il “Si” per rinforzare i comportamenti graditi. Non bisogna confondere l'amore con il bisogno di soddisfare i propri bisogni personali attraverso di lui.

10. Falsi miti: Non esser capo branco, non mangiare prima di lui, non mettere le mani nella sua ciotola.

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