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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Chiedono il pizzo ad una pescheria: due arresti al Vomero

Gli agenti del Commissariato di Polizia "Vomero" hanno tratto in arresto due persone, residenti rispettivamente a Castelvolturno e a Giugliano, con l'accusa di estorsione aggravata in concorso

Nella giornata di sabato gli agenti del Commissariato di Polizia “Vomero” hanno arrestato il pluripregiudicato G.M., 43enne di Castelvolturno (Ce) e successivamente sottoposto a fermo di polizia giudiziaria il pluripregiudicato S.D.A., 39enne di Giugliano in Campania, entrambi per estorsione aggravata in concorso.

L’arresto è avvenuto intorno alle ore 10.00 in Via San Giacomo dei Capri, mentre il successivo fermo è stato effettuato nel pomeriggio in Via Tropeano.

Tutto ha avuto inizio da una richiesta estorsiva ai danni di una pescheria dove i pregiudicati si sono presentati due giorni prima in sella ad uno scooter. G.M. era entrato e qualificandosi quale appartenente agli “amici del Vomero”, aveva chiesto, con tono minaccioso, al titolare dell’esercizio commerciale se fosse a conoscenza del fatto che tutte le pescherie della zona stavano pagando.

Con tono sprezzante aveva poi chiesto di fargli trovare pronta per il mattino successivo la somma di 1000 euro. Il giorno dopo il 43enne, pregiudicato per reati contro la persona ed il patrimonio, si è ripresentato come promesso, ma ad attenderlo c’erano i poliziotti del Commissariato Vomero che lo hanno immediatamente arrestato.

A questo punto, come si legge sul sito della Questura di Napoli, è iniziata la ricerca del complice, che grazie ad un’intensa attività investigativa estesa a tutta l’area del Vomero e dell’Arenella, è terminata verso le 12.00 quando i poliziotti, in Via Tropeano, hanno notato lo scooter utilizzato dai due il giorno prima per la loro attività estorsiva.

Il motociclo era in sosta di fronte ad un negozio dove S.D.A. stava chiacchierando con altre persone. Il malvivente si è accorto di essere stato identificato ed ha provato ad fuggire avvalorando il sospetto che era lui il complice di G.M., in quanto corrispondente alla persona descritta dalla vittima dell’estorsione. Vistosi però accerchiato dai poliziotti, il 39enne ha desistito dal proprio intento e si è lasciato bloccare senza opporre resistenza.

Da una immediata perquisizione personale gli sono state trovate in tasca banconote per un totale di 1250 euro. Considerato frutto di attività illecita, tutto il denaro è stato sequestrato.

Sottoposto con esito positivo ad individuazione di persona, S.D.A. è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria in quanto gravemente indiziato di attività estorsiva in concorso.

In serata i due complici sono stati condotti alla Casa Circondariale di Poggioreale.

 

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