rotate-mobile
Torre del Greco Torre del greco

Torre del Greco: il sindaco si oppone al depuratore di acque tossiche

Alla conferenza di Servizi tenuta il 29 luglio 2010 presso il MInistero dell'Ambiente, il sindaco Borriello ha espresso tutta la sua contrareità al depuratore per le acque tossiche

"No al depuratore di acque tossiche e nocive da tutta Italia a Torre del Greco. Sulla questione è unito il fronte tra maggioranza e minoranza del Comune, come manifestato alla Conferenza di Servizi tenuta il 29 luglio 2010 presso il Ministero dell’Ambiente”.

Queste le parole di Ciro Borriello, sindaco di Torre del Greco che in occasione della presentazione da parte della Wisco del piano di caratterizzazione del suolo ha ribadito che “Torre del Greco non può assolutamente accogliere un impianto di così alto e grave impatto ambientale. Una posizione condivisa dall’intero Consiglio comunale, a cui rivolgo ogni mia sentita gratitudine”. “Ho evidenziato – continua Borriello - che la nostra città è a vocazione turistica e si affaccia su un litorale marittimo già fortemente inquinato, ed ancora che essa rientra nella zona rossa ad alto rischio sismico e vulcanologico, ragion per cui è scellerata la scelta di realizzare un impianto discarica destinato a ricevere materiali altamente tossici, nocivi e pericolosi provenienti da ogni parte di Italia”.

“Inoltre, ho significato al Ministero dell’Ambiente – spiega il primo cittadino - il grave rischio ambientale connesso alla realizzazione dell’opera, per le numerose anomalie del procedimento che ha consentito alla Wisco di ottenere la relativa autorizzazione Regionale, prima ancora, tra l’altro, che fosse confezionato e consegnato allo stesso Ministero uno studio sull’attuale inquinamento del suolo. La costruzione di tale impianto di depurazione causerebbe il più alto malcontento di una collettività di circa 100mila abitanti”. “Questa terra non può essere ulteriormente mortificata. Ho chiesto con fermezza – conclude Ciro Borriello - la massima attenzione su una questione che investe il profilo sociale, logistico-strutturale, e non da ultimo, anzi principalmente e primariamente, quella sfera di diritti inalienabili riconosciuti dalla nostra Carta Costituzionale a difesa dell’ambiente, della vita, della sicurezza e della salute dei cittadini”.

Alla conferenza erano presenti anche il Presidente del Consiglio Comunale Michele Polese ed i consiglieri comunali di opposizione Vittorio Guarino e Massimo Meo. Quest’ultimo intervenendo a nome di tutta l’opposizione ha ribadito il dissenso per la realizzazione del depuratore, sottolineando che per un chiaro vizio procedurale al Comune non erano stati inviati gli ultimi atti del procedimento, ragion per cui ha chiesto al Ministero dell’Ambiente un rinvio dei lavori per consentire al Comune di prendere visione di tali atti e produrre proprie controdeduzioni. Sulla scorta di tali interventi e richieste da parte dei rappresentanti del Comune, il Ministero ha disposto un rinvio dei lavori, intimando alla Wisco la trasmissione al Comune di Torre del Greco di tutti gli atti.

Nel contempo il Ministero si è detto disponibile a ricevere le controdeduzioni da parte del Comune per poi poter all’esito esprimersi sulla vicenda. In ogni caso, posto che lo stesso piano di caratterizzazione del suolo attualmente presentato dalla Wisco ha evidenziato la presenza di contaminazioni del suolo e sottosuolo su cui dovrebbe sorgere il nuovo depuratore industriale, il Ministero ha anche richiesto alla Wisco la bonifica del sito e delle sottostanti acque di falda, secondo le prescrizioni che saranno impartite dall’Arpac. Su tali presupposti la Conferenza è stata aggiornata a data da destinarsi.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Torre del Greco: il sindaco si oppone al depuratore di acque tossiche

NapoliToday è in caricamento