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Faida alla Sanità, la morte di Vastarello è stata decisa in carcere

Secondo gli inquirenti si tratta della violenta risposta al duplice omicidio di vico delle Nocelle a Materdei dello scorso 3 agosto

La morte del fratello del boss Vastarella è stata decisa in carcere. Così è nato, secondo gli inquirenti, l'agguato a Vittorio Vastarello (il cui cognome è differente per motivi di registrazione all'anagrafe), ferito lo scorso 31 agosto e poi morto ieri in ospedale.

IL COLLEGAMENTO - La recente morte di Salvatore Esposito e quella di Ciro Marfé è un atto di guerra che probabilmente le famiglie rivali attribuiscono al clan. Non solo lo scontro con i Mallo-Genidoni, insomma: i Vastarella sono accerchiati.

L'INCHIESTA - A coordinare l'inchiesta è il procuratore aggiunto Filippo Beatrice, e con lui sono al lavoro i pm anticamorra Enrica Parascandolo e Henry John Woodcock. Si teme per gli altri elementi in libertà della famiglia, dopo l'agguato di vico Fontanelle dello scorso aprile e dopo quanto accaduto mercoledì.

Salvatore Esposito, il clan Sequino e il clan Contini – si crede – stavano provando a fare cartello. L'agguato in vico delle Nocelle a Materdei ha "chiuso" il tentativo di alleanza. E l'omicidio di Vastarello – clamoroso, violento, in pieno giorno – potrebbe essere una risposta a quella mattanza.

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