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Don Aniello di nuovo a Scampia. Sarà consulente per la legalità

Il prete anticamorra allontanato circa un anno fa contro la sua volontà torna nel suo quartiere con un incarico dell'amministrazione. Pisani: "Con lui risorgerà l'intera municipalità"

Torna finalmente nella “sua” Scampia Don Aniello Manganiello, prete anticamorra e di frontiera allontanato all’incirca un anno fa dalla sua parrocchia.

Per sedici anni Don Aniello era stato il prete di trincea in un territorio complesso e ad altissimo tasso di malaffare. Preso di mira e minacciato di morte dalla camorra, era stato trasferito (per decisione non sua) a Roma con l’incarico di vicario parrocchiale nella chiesa di San Giuseppe, al quartiere Trionfale. L’evento aveva suscitato grande rabbia e molta commozione tra gli abitanti del quartiere, che il parroco aveva all’epoca salutato con una lettera aperta, letta durante l’ultima omelia, contenenti delle dure accuse rivolte alle istituzioni e alla stessa Chiesa che lo avrebbero spesso lasciato solo nelle sue battaglie. “Mi sento violentato psicologicamente per un trasferimento che mi impedisce di proseguire un percorso. Come ho già detto obbedisco con la ragione, ma non con il cuore” era stata la dichiarazione di Don Aniello in quei giorni, alla quale è seguita la pubblicazione del libro “Gesù è più forte della camorra. I miei sedici anni a Scampia, fra lotta e misericordia”, scritto con Andrea Manzi, in cui sviscera senza paura temi intorno ai quali generalmente vige la regola dell’omertà.

A volere oggi il suo rientro non è la chiesa, ma la nuova amministrazione cittadina: il presidente della VIII Municipalità, che comprende l’area di Chiaiano, Scampia, Piscinola e Marianella, Angelo Pisani, ha infatti nominato il parroco consulente per la legalità. Il Presidente ha dichiarato di aver maturato questa scelta “perché don Aniello è universalmente riconosciuto come uno dei pochi punti di riferimento forti e dichiaratamente per la legalità. Con lui risorgerà l' intera municipalità, la mia è una scelta trasversale che non ha alcun colore politico. Ovviamente ho chiesto subito alla Curia ed alla sua congregazione di avere il placet definitivo ma non credo dovrebbero esserci problemi visti i precedenti di altri parroci che hanno fornito servizi in passato come consulenti a Ministeri o altri enti pubblici".

Appoggio immediato arriva dalla federazione dei Verdi, il commissario regionale Francesco Borrelli ha, infatti, dichiarato "Questa è una scelta che indipendentemente dagli schieramenti politici sentiamo di condividere e di sostenere. In questo modo don Aniello potrà continuare a lavorare per quel territorio per cui si è tanto battuto e da cui è stato strappato via con violenza. Questa è la politica che serve a Napoli".

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