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Venerdì, 19 Aprile 2024
Piscinola-Marianella Piscinola / Via Emilio Scaglione

Marianella in protesta: fiaccolata contro la discarica abusiva

A promuoverla il comitato civico "Quelli del Frullone". Tarda ad arrivare la bonifica del sito di Via Cupa Principe in cui sono stati rivenuti rifiuti pericolosi, sversati illegalmente e soggetti ad autocombustione

Ancora mobilitazione nell’area nord di Napoli e la motivazione che porta i residenti in strada è nuovamente legata alle discariche, ai disagi e ai pericoli legati agli sversamenti illegali e pericolosi. Ieri sera i residenti della zona hanno dato vita ad una fiaccolata in via Emilio Scaglione (Frullone), promossa dal comitato civico “Quelli del Frullone”, per protestare contro la discarica abusiva scoperta durante i primi giorni di ottobre in via Cupa Principe.

Il sito (che pare essere di proprietà dell’Asl Napoli 1), vittima di sversamento selvaggio ed illegale di rifiuti speciali, è venuto alla luce a causa di pericolosi fenomeni di autocombustione.

La fotografia è quella di un territorio devastato dal disastro ambientale, discariche illegali e pericolosissime a poche centinaia di metri da quella “ufficiale” (Cava del Poligono a Chiaiano), anch’essa sotto inchiesta della magistratura per le innumerevoli irregolarità e che è stata temporaneamente chiusa solo qualche giorno fa proprio grazie alle continue proteste cittadine (lunedì un consiglio provinciale monotematico potrebbe convertire la sospensione in chiusura definitiva e i comitati civici hanno organizzato un presidio cittadino davanti alla sede consiliare in Piazza Santa Maria La Nova).

Gli interventi attuati finora dalle istituzioni su via Cupa Principe sono stati unicamente operazioni-tampone, che non hanno nemmeno minimamente risolto il grave problema. Siamo ben lontani dalla reale bonifica promessa dagli enti competenti. La discarica abusiva, infatti, viene di tanto in tanto ricoperta di terra, ma questo non impedisce il ricrearsi di fenomeni di autocombustione ad intervalli più o meno regolari perché i rifiuti tossici sono ancora lì. I residenti del quartiere continuano quindi ad avere tutti i gravi disagi denunciati alla scoperta del sito, derivanti dalle esalazioni che sono costretti a respirare e sono giustamente preoccupati per la propria salute. In realtà, come fanno notare gli stessi cittadini, le istituzioni dovrebbero garantire interventi di bonifica su tutta l’area, perché questa discarica illegale non è certamente un caso isolato.

Marianella, fiaccolata contro la discarica - Foto V. Graniero

Il Fumo dovuto alla combustione – spiegano gli esponenti del comitato – non è solo nocivo da esalare, queste discariche sono pericolosissime anche per le coltivazioni. E’ un ciclo mortale, tutta Napoli si avvelena, ma purtroppo l’interesse è localizzato e chi non vive nel quartiere non è a conoscenza del pericolo che corre”.

Questa è solo la prima delle mobilitazioni che promuoveremo – continuano gli attivisti -, non sopporteremo oltre questa situazione, le istituzioni devono risolvere questo enorme problema con serietà. Siamo stati già due volte al comune, ma alle promesse non sono seguiti fatti concreti, per cui il prossimo passo sarà anche quello di presentare un esposto in Procura contro gli enti competenti”.

A chiusura della fiaccolata il comitato civico ha annunciato che il prossimo venerdì 18 novembre ci sarà una nuova assemblea pubblica per discutere dei risultati della prima mobilitazione e organizzare insieme a tutti i cittadini i successivi passi della protesta.

 

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