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Giovedì, 25 Aprile 2024
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L'Assoturismo contro la Regione: "Niente per i Campi Flegrei"

Lettera aperta all'assessore al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Campania Giuseppe De Mita sullo stato di abbandono dei Campi Flegrei

Ecco la lettera integrale che l'Assoturismo ha indirizzato al vicepresidente della giunta regionale sullo stato di abbandono dei Campi Flegrei:

"Egregio vice presidente della giunta regionale della Campania con delega al Turismo Giuseppe De Mita, ho sempre apprezzato la celerità con la quale è solito rispondere alle critiche mosse alla Regione Campania in tema di turismo e beni culturali. Apprezzo meno, tuttavia, il tono delle Sue risposte, dalle quali si evince la convinzione che l’Ente regionale e in particolare il Suo assessorato siano immuni da qualsivoglia tipo di giudizio negativo. L’Assoturismo e gli albergatori dei Campi Flegrei credono invece che la Regione non solo non stia facendo abbastanza per detto comprensorio, ma che anzi stia progressivamente privando il territorio di quei pochi servizi realmente produttivi per il settore turistico.

L’atteggiamento di noncuranza dell’Ente regionale nei confronti dell’area flegrea era del resto già evidente nella tacita eliminazione degli scali di Pozzuoli e Bacoli dal Metrò del Mare, da quell’iniziativa di mobilità alternativa e promozione culturale che tanto successo aveva riscosso tra i nostri ospiti, i turisti, ma anche tra gli stessi cittadini. L’esclusione del nostro territorio dal resto dell’offerta turistica della Campania non si evince però solo dall’isolamento in termini di mobilità al quale l’Ente regionale ci condanna, ma anche dall’assenza di qualsivoglia iniziativa che leghi i Campi Flegrei ai grandi eventi delle aree limitrofe, come le fasi preliminari dell’America’s Cup che si terranno nel Golfo di Napoli. Escluso dal circuito turistico campano, il distretto culturale flegreo può quindi valersi delle sole ricchezze culturali del territorio. Peccato però che i principali siti archeologici della zona, come l’Anfiteatro Flavio, il Rione Terra e l’Antro della Sibilla, tutti ricadenti nell’accordo di programma quadro sottoscritto nel 2009 da Regione Campania e Mibac, siano parzialmente o totalmente interdetti al pubblico.

Abbiamo assistito in questi giorni ad un’accesa bagarre mediatica in cui ha definito “stucchevole” l’equivoco sulla mancata nomina del rappresentante della Regione Campania in seno alla commissione quale causa della mancata applicazione dell’accordo e del conseguente stato d’abbandono dei siti, un equivoco che nasce però dal lungo silenzio dello stesso Ente regionale in merito, che è stato rotto solo quando è stato espresso il timore per una possibile sanzione comunitaria, eventualità che Lei ha minimizzato annunciando con una tipica risposta da campagna elettorale, da politico più che da amministratore pubblico, che in tal caso spiegherete semplicemente “che è stata la passata gestione politica regionale la causa di quanto sta accadendo oggi nei Campi Flegrei”.

Gli operatori del settore turistico si chiedono quindi cosa stia facendo l’attuale amministrazione regionale per i Campi Flegrei, dato che sino ad ora le uniche iniziative che hanno interessato il territorio hanno portato ad una diminuzione piuttosto che ad un incremento dei servizi. In una nota inviata ai giornali locali, gli uffici di palazzo Santa Lucia hanno annunciato, senza fornire tempistiche, “la pubblicazione di un bando a valere su risorse europee interamente dedicato alla gestione dei beni culturali”, ma in realtà queste risorse europee già ci sono e ma non ci permettete di utilizzarle, come nel caso del progetto di valorizzazione e promozione internazionale del territorio “I Miti nei Campi Flegrei”, per il quale i Comuni di Pozzuoli, Bacoli e Quarto hanno già ricevuto un finanziamento di circa 500 mila euro ma che hanno ora bisogno di una celere proroga della Regione Campania affinché l’iniziativa possa andare avanti e i fondi già stanziati non vadano persi.

Gli operatori turistici e i cittadini di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto, sono stanchi di aspettare risposte e di leggere solo scambi di accuse. Il distretto culturale flegreo non vuole essere più teatro di scontri politici bensì protagonista dell’offerta turistica della Campania. Ci auguriamo inoltre che l’assessorato al Turismo e ai Beni Culturali capisca l’importanza del dialogo e del confronto con chi opera quotidianamente nel settore turistico locale, anche per evitare equivoci “stucchevoli” che non fanno altro che togliere voce alle vere urgenze dei Campi Flegrei".

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