Spari nella notte a Pozzuoli per lite tra cognati. Un ferito

A meno di 36 ore dell'omicidio di Carmine Campana, ucciso con dieci colpi di pistola a Licola, Pozzuoli ha vissuto un'altra tragedia: tre spari nella notte, tra cognati. Una nuova lotta di camorra, questo il pensiero che, inevitabilmente, è passato tra la mente dei cittadini che si trovavano a Pozzuoli tra le 22.30 e le 24.00 in via Solfatare, in una traversa vicina al Parco Bognar.
Due cognati litigano, uno dei due estrae una pistola, una scacciacani, e spara tre colpi, che, fortunatamente, non vanno a segno. Ma "l'evento fortuito" non serve, G.T. 45 anni, geometra, istruttore di spinning presso un noto centro polisportivo della città, allenatore di calcio dilettantistico, viene colpito alla testa con il calcio dell'arma. Cade a terra sanguinante. Il litigio è avvenuto sotto casa della madre di quest'ultimo.

In giornata ci sono stati i festeggiamenti per la prima comunione della loro figlia, di ritorno dal ristorante il litigio nella stradina adiacente all'ex clinica "Villa Bianca". La gente, impaurita, spia dalle finestre, scende in pigiama dai palazzi. Si teme per un altro agguato camorristico. La voce si espande a macchia d'olio in tutto il centro storico. Tutti i passanti della domenica sera pensano già ad una "vendetta" di camorra, con la paura che ritornino gli anni in cui ogni giorno Pozzuoli subiva un agguato camorristico.

Sul posto arriva un'ambulanza del 118, i militari del nucleo operativo radiomobile della compagnia radiomobile di Pozzuoli e, in ausilio, gli agenti di polizia del commissariato di Piazza Italo Balbo. G.T. è vivo, ed è stato trasportato presso l'ospedale "Santa Maria Delle Grazie", in località La Schiana. Dopo essere stato medicato i sanitari gli hanno dato una prognosi di 20 giorni. Denunciato il cognato di G. T. per minacce e lesioni. I militari dell'arma ritengono il movente legato a dissidi di natura economica tra i due.