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Detenuto in una camera di sicurezza gelida. "Voglio il risarcimento"

La vicenda di un trans brasiliano arrestato lo scorso gennaio e portato in una delle camere della caserma di Pozzuoli. Il giudice: luogo non agiato, finestra senza infissi e condizioni ai limiti della vivibilità

Una notte trascorsa nella camera di sicurezza di una caserma dei carabinieri priva di infissi,e un giovane brasiliano transessuale che era stato arrestato per evasione, lo scorso 5 gennaio, cercò di fuggire per trovare un luogo meno freddo. Bloccato, fu denunciato per tentativo di evasione, resistenza e lesioni ai carabinieri.

Il giudice però lo ha assolto da tutte le accuse e nelle motivazioni della sentenza il giudice ha criticato le condizioni della camera di sicurezza della caserma, non solo gelida ma anche ai limiti della vivibilità. Il giovane brasiliano chiederà ora allo Stato il risarcimento per l'ingiusta detenzione, dal momento che fino al momento del processo è rimasto comunque in stato di arresto.

Nelle motivazioni, il giudice si sofferma anche sulle condizioni delle camere di sicurezza della caserma di Pozzuoli, che "non sono sicuramente agiate" e in cui "la brandina o rete all'interno delle stesse non è supportata neanche da un materasso confortevole o quanto meno appena confortevole"; inoltre, essendoci "una finestra senza infissi, all'interno c'é un clima sicuramente freddo nella stagione invernale". (Ansa)

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