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Licola Pozzuoli

Depuratore di Cuma, prosegue l'agitazione degli operai

Drammatica la situazione della Hydrogest Campania Spa. L'impianto funziona ma i lavoratori non faranno entrare le ditte in sub appalto. La società avrebbe garantito un buono di settecento euro

Continua lo stato di agitazione dei lavoratori della Hydrogest Campania Spa, che gestisce anche l'impianto di depurazione di Cuma. La società non paga i dipendenti da novembre, quando ha dato solo un piccolo acconto della mensilità. I lavoratori oggi sono ancora in agitazione, anche se garantiscono il funzionamento dell'impianto. Non entrano, invece, le ditte in sub appalto, perché, come dicono i responsabili sindacali “ se hanno soldi per pagare loro devono pagare anche noi”.

La situazione della Hydrogest Campania Spa è drammatica: da qualche anno, infatti, la società è in liquidazione e sull'orlo del fallimento, i tira e molla con la regione, soprattutto nei mesi invernali sono diventati ormai prassi. I lavoratori sono diminuiti di una trentina di unità nel giro di qualche anno, ma la società non ha intenzione di fare nuove assunzioni. I turni notturni, attualmente, sono coperti da due o tre persone, quasi impossibilitate a mandare avanti l'impianto senza massacrarsi. Questa è l'ennesima mobilitazione dei lavoratori, che chiedono di essere pagati.

«Siamo ancora in attesa – afferma Guido Rispetto, dell'Rsu – ci avevano detto di aver avuto 300 mila euro dall'Arin e che con quei soldi ci avrebbero almeno dato un acconto di 700 euro, ma nemmeno questo è stato fatto». A dire dei lavoratori, la società avrebbe garantito un buono di settecento euro da versare in questi giorni, che sarebbe disponibile per i dipendenti verso fine settimana. Gli operai, comunque, devono essere pagati ancora tutta la mensilità di novembre, per la quale hanno recepito solo una percentuale, intorno alla metà dello stipendio. Niente mensilità di dicembre, niente tredicesima e, con questo andazzo, salterà anche la mensilità di gennaio.

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