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Pozzuoli, Giacobbe dopo la sfiducia: “Gesto insensato”

"Un gesto insensato". Così viene definito dal sindaco di Pozzuoli, Pasquale Giacobbe, l'atto di sfiducia nei suoi confronti, firmato da sedici consiglieri comunali, tra cui anche 7 del Pdl

Pasquale Giacobbe, dopo la sfiducia e il conseguente scioglimento del comune, definisce questo atto: "Un gesto insensato".

 

Nella nota trasmessa dal sindaco di Pozzuoli si legge: "è la terza volta che questo gruppo di consiglieri comunali tenta di sfiduciarmi. Un gesto grave che purtroppo ricade sulla città per la quale io mi sono sempre prodigato fin dal primo giorno che i cittadini di Pozzuoli mi hanno voluto eleggere sindaco".

  Un gesto del quale questi consiglieri dovranno rispondere davanti alla città  

Al sindaco, che oggi non era negli uffici del Comune al Rione Toiano, la decisione della sfiducia sottoscritta oltre che dai consiglieri dell'opposizione anche da sette consiglieri della maggioranza è stata comunicata da alcuni collaboratori. Ha subito preso contatto con i vertici provinciali e regionali del Pdl per valutare la situazione.

"Una scelta drammatica della quale ancora non conosco le motivazioni - ha scritto ancora Giacobbe - un gesto del quale questi consiglieri dovranno rispondere davanti alla città e ai vertici provinciali e regionali del Pdl. Io - conclude - per quanto mi riguarda, metterò in campo tutte le mie forze per lavorare sempre per il bene di questa comunità e unitamente al Popolo della Libertà deciderò sul da farsi". Intanto ha annunciato che domani alle 12 presso gli uffici del Comando della Polizia Municipale terrà una conferenza stampa per una valutazione più approfondita della questione che ha determinato lo scioglimento del civico consesso.

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