Una vicenda di “ordinario disagio” dovuto al trasporto pubblico in città: è quella che racconta, sul gruppo facebook “Varcaturo, Licola, Lago Patria”, un utente del popolare social network. Nel primo pomeriggio di ieri, lasciata l'auto in carrozzeria del Vomero per una riparazione, G.P. (queste le iniziali del protagonista) voleva semplicemente tornare a casa, al Lago Patria. Il percorso è chiaro: 181 da piazza Medaglie d'Oro a piazzale Tecchio, poi da lì il P19N della Ctp.

Arrivato alla stazione bus di Fuorigrotta, iniziano i problemi. Lì poco prima delle 15.30, avrebbe dovuto prendere il vettore Ctp che parte da via Giulio Cesare proprio a quell'ora. “Alle ore 15.40 del bus nessuna traccia – scrive – e man mano le persone sulla fermata iniziavano ad aumentare”.auto

“Con tanto di orario alla mano – prosegue l'autore della denuncia – ho chiesto informazioni ad un ragazzo, il quale mi diceva che era iniziato l'orario estivo che prevede una riduzione delle corse”. La prossima corsa, insomma, era prevista per le 16.15. “Dopo poco arriva un P19N ma restiamo tutti di stucco quando apprendiamo che quella vettura appena giunta non sarebbe ripartita di li a poco come P19N”.

Qualche mugugno, risposte “antipatiche” dagli autisti (“che quasi ci hanno fatto un favore a dare informazioni sulla successiva partenza”), insomma il tempo scorre. Prossima partenza prevista alle 17: “Praticamente adesso passa un bus ogni due ore – va avanti G.P. – Ma vi rendente conto? Con un biglietto di fascia U2 che costa la bellezza di 2 euro 20, un salasso”. E, per inciso, dura soltanto 120 minuti.

“Questo è il servizio che offre la Ctp a noi cittadini della fascia costiera”, lamenta ancora l'utente del trasporto pubblico, “qui a Lago Patria senza auto si resta isolati”. E conclude: “Insomma, morale della favola, per fare Vomero-Lago Patria in autobus ho impiegato circa tre ore e mezza. Poi ci si lamenta che il cittadino si muove con le automobili”.