Si è giocata l’ultima partita del girone Campano del campionato di rugby di serie C. A scontrarsi sono due squadre che non hanno da chiedere più niente a questo campionato sotto tono, perché entrambe si trovano a metà classifica, il Torre quinto e il Pomigliano settimo addirittura. La giornata è stata piovosa, il campo non è stato dei migliori, le pozzanghere hanno pregiudicato la partita, che non è stata molto bella a causa della scivolosità del terreno. Come si legge da un articolo di marigliano.net, anche la sgambatura di riscaldamento non è stata eseguita per bene. La partita inizia con 5 minuti di ritardo, alle 15,35,con le 2 formazioni schierate e pronte a dare il tutto per tutto. Noi partiamo con una mischia molto pesante, la cui prima linea è composta dal capitano Sangiovanni R. tallonatore, dall’onnipresente Scarpato L. e da Noto A.

 

In seconda e terza linea sono stati schierati Louis Mann, Annunziata, Capriglione e Miele, un pacchetto di mischia quindi di spessore e di qualità che ha conquistato una risicata vittoria, dovuta al campo che non ha permesso di poter eseguire il gioco al largo, ma soprattutto ad alcune discutibili decisioni dell’arbitro che ne hanno pregiudicato un risultato che poteva essere molto più ampio. Al 10° la prima meta dell’Inglese Mann che raccoglie una palla uscita da una ruck e la deposita con molto fair play inglese al centro dei pali. Trasforma il solito Ottavio Borrelli, oggi in un insolita veste di apertura, 7 a 0. I nostri avanti condotti egregiamente dalla regia di Festevole svolgono un lavoro duro, pregiudicato da alcune punizioni fischiateci contro: al 15° il Pomigliano accorcia le distanze con un piazzato, 7 a 3. Si riprende dal centro con i nostri che esercitano una buona pressione sugli avversari, si vede anche un po’ di gioco al piede e al 24° Carlo Esposito nel ruolo di ala schiaccia in meta l’ovale per il 10 a 3.

 

La reazione Partenopea non si fa attendere, ma la poca esperienza – in squadra si notano molti giovani – e il campo pesante rendono vani i loro e anche i nostri assalti, per oltre 15 minuti c’è un susseguirsi di capovolgimenti di fronte, finche al 37’ gli avversari vanno in meta, e con il calcio piazzato si portano sotto pericolosamente. La ripresa vede i nostri non più perfettamente lucidi e si effettuano alcuni cambi: al 5’ entra Finelli per Capriglione, al 20’ entrano Di Donna e Raiola al posto del capitano Sangiovanni e di Scarpato, e così schierati riprendiamo la lotta. La battaglia aerea la vinciamo facilmente, quella terrestre è più ardua perché l’arbitro ci fischia contro molto spesso a causa di non meglio precisati falli. In tutti i casi la difesa tiene bene, e 2 calci piazzati non entrati permettono di chiudere la partita sul 14 a 10. Man of the match Carlo Esposito.