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Soccavo Soccavo / Via Antonino Pio

Omicidio Adamo, l'ipotesi degli investigatori: a Soccavo è guerra tra clan

Secondo gli inquierenti il 42enne ucciso era nell'orbita dei Grimaldi, cui si contrappongono i Vigilia di Soccavo

La dinamica dell'agguato in cui è morto Stefano Adamo, pregiudicato 42enne ucciso in via Antonino Pio a Soccavo, è quella classica di camorra. In auto insieme al cugino, è stato raggiunto da due sicari in sella ad uno scooter, che gli hanno esploso contro nove colpi di cui tre fatalmente a segno.

Il cugino, rimasto illeso, ha guidato fino all'ospedale San Paolo perché Adamo venisse soccorso, poi ha abbandonato l'auto, temendo probabilmente che i killer potessero essere lì ad attenderli per completare la loro missione omicida.

A pochi passi dal luogo del delitto, qualche settimana fa, un'abitazione era esplosa. Non per una fuga di gas come si era inizialmente pensato, ma da ordigni rudimentali. E in via Epomeo, sempre non lontano, c'era stata una "stesa" di camorra, spari contro un edificio. Tre episodi diversi, ma troppo concentrati perché gli inquirenti non provino in qualche modo a metterli in relazione.

Adamo, scarcerato da poco, aveva l'obbligo di dimora a Quarto. I suoi precedenti erano per associazione a delinquere, spaccio di droga, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Pur non affiliato, secondo gli investigatori, era ritenuto nell'orbita dei Grimaldi: cinque anni fa venne coinvolto in un'indagine su un'estorsione ai danni di un commerciante e dei suoi figli, episodio che portò a processo personaggi del clan Lago di Pianura (ormai sgominato) ed un elemento di spicco dei Grimaldi.

Secondo gli inquirenti, dopo la scarcerazione la vittima dell'agguato in via Antonino Pio potrebbe aver ripreso contatti in zona, inimicandosi qualcuno. Contro i Grimaldi, al momento, c'è il sodalizio dei Vigilia di Soccavo.

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