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Fuorigrotta Fuorigrotta / Via Terracina

"All'Ospedale San Paolo è all'ordine del giorno la lesione dei diritti del paziente"

Il sindacalista Carmine Ferruzzi: "Tac mai andata in funzione, sala operatoria che non gestisce l'ordinario, mancanza di ambulanze. L'Asl Napoli 1 è da anni agli ultimi posti nei servizi ai degenti"

Carmine Ferruzzi, rappresentante sindacale Uil all'Ospedale San Paolo di Fuorigrotta, ha denunciato in un'intervista a Radio Crc le condizioni in cui versa l'ospedale di via Terracina.
L'esponente sindacale descrive un presidio in grosse difficoltà: "Registriamo ancora la carenza della Tac in radiologia – spiega – che ancora non è andata in funzione. Non abbiamo una camera operatoria per gestire situazioni non di emergenza, ma anche operazioni programmate e in day surgery".

"Purtroppo, da noi, è all'ordine del giorno la lesione dei diritti dei pazienti – ha proseguito il sindacalista della Uil – Questo porta l'Asl Napoli 1, ormai da anni, ad essere agli ultimi posti per i servizi ai degenti". Qualche nota positiva c'è - al contrario di altri ospedali come ad esempio al Cardarelli - ad esempio il numero di barelle. "Non siamo messi male, tranne magari in alcuni giorni per i reparti di pediatria e chirurgia d'urgenza. Dovendo accogliere tutti, talvolta, però, i disagi si avvertono".
Al centro delle polemiche anche la mancanza di ambulanze. "Ce n'è stata tolta una, collocata dalla regione altrove". Con ovvie conseguenze: "È accaduto anche che una persona abbia aspettato circa un'ora per arrivare dal Frullone fino all'ospedale".

Un Natale difficile per l'ospedale, che il personale del San Paolo affronterà ancora una volta dalla parte dei pazienti. "Ci saranno alcune iniziative che ormai da anni provano a tirare sù il morale dei pazienti – prosegue Ferruzzi – Abbiamo dei mercatini di Natale all'interno della pediatria, e da anni abbiamo la mostra del Presepe con la partecipazione anche di esterni che competono per un piccolo premio. E registriamo sempre più attenzione ed affluenza a queste iniziative".

Il sindacalista conclude così: "Come regalo di Natale? Chiederei che tutti i dirigenti andassero a casa".

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