rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Fuorigrotta Fuorigrotta

Davide, spuntano manifesti contro le forze dell'ordine

Don Manganiello e Francesco Borrelli denunciano: "Dopo la vicenda del 17enne criminali ed eversivi sentono di essersi impossessati della città. Basta con questa comprensione delle istituzioni"

La denuncia è di don Aniello Manganiello e dell'esponente dei Verdi Francesco Emilio Borrelli: “ Napoli ed in particolare il quartiere di Fuorigrotta sono invase da indegni manifesti contro le forze dell'ordine, definite 'sbirri infami e assassini'. Nessuno li rimuove per paura e forse per condivisione”. I manifesti seguono la vicenda della morte di Davide Bifolco, il 16enne ucciso da un carabiniere la notte dello scorso venerdì, con un colpo “partito – questa la tesi difensiva del carabiniere, indagato per omicidio colposo – accidentalmente”.

L'attacco di Manganiello e Borrelli è veemente: “Oramai criminali ed eversivi sentono di essersi impossessati della città”. “Il gesto del comandante provinciale dei carabinieri Minicucci (si è tolto il cappello in onore di Davide di fronte ad una folla di manifestanti, ndR) – interpretano i due autori della denuncia – ha dato l'idea che a Napoli oramai comandano la criminalità e la camorra”. “Tanti di questi personaggi che stanno protestando in queste ore – continuano don Manganiello e Borrelli – godono oramai di una incomprensibile dose di 'istituzionale comprensione'. Un'autorizzazione a fregarsene delle regole, che li esime dal normale castigo”.

“Accade al pronto soccorso degli ospedali ogni volta che un boss muore e i familiari sfasciano tutto – proseguono – accade quando vanno a manifestare davanti alle forze dell'ordine in tre sullo scooter e senza casco e nessuno li ferma”. “Bisognerebbe ricordare a tutte le decine di testimoni che si sono fatti avanti questa volta – prosegue l'affondo – che quando morì Annalisa Durante e quando due mesi fa spararono per sbaglio ad un povero cristo mentre camminava per Portici non si è vista la stessa ressa di gente ansiosa di condividere la propria storia davanti alle telecamere”.

L'obiettivo della denuncia è “raccogliere quella parte della popolazione di Napoli e provincia che ancora crede nello Stato, che paga le tasse, che rispetta le regole, che disprezza e combatte i camorristi”. “Vogliamo – concludono Manganiello e Borrelli – essere la 'nuova resistenza' contro l'antistato che ha ucciso migliaia di innocenti e avvelenato le nostre terre, e che adesso vorrebbe anche imporre le sue regole e la sua legge. Noi non abbassiamo la testa”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Davide, spuntano manifesti contro le forze dell'ordine

NapoliToday è in caricamento