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Fuorigrotta Bagnoli / Via John Fitzgerald Kennedy

Edenlandia, trattativa in stallo: “Serve il buonsenso di Mostra d'Oltremare”

I sindacati denunciano una negoziazione, tra Schiano e l'Ente, bloccata sui canoni di locazione dell'area in cui sorge il parco: “Impossibile i nuovi proprietari debbano pagare così tanto”

Nessun progresso nella situazione dell'Edenlandia, il parco dei divertimenti di Fuorigrotta da tempo chiuso tra le proteste dei cittadini. A 12 giorni dall'incontro in Regione in cui hanno ottenuto una proroga della cig, i lavoratori “non registrano nessun sostanziale passo avanti nella trattativa tra la newco di Schiano e Mostra d'Oltremare”.

Al centro della trattativa i canoni di locazione, dato che i suoli su cui sorge il parco sono di proprietà dell'Ente Mostra. Il fallimento di Edenlandia deriva, al di là di una cattiva gestione – spiega Mariano Montiglione della CgilFilcams – principalmente dal fatto che nel 2004 la società oggi fallita Parks And Leisur, aveva vinto e accettato un bando che comprendeva oltre Edenlandia anche Zoo e Cinodromo, per un fitto di 800mila euro annui”.

Questo laddove prima Edenlandia, da sola, pagava meno di 216mila euro annui. “Possibile che adesso si chieda quasi la stessa cifra di come quando i terreni comprendevano anche quell idello Zoo? - prosegue Montiglione - Il contratto dello Zoo (ceduto all'imprenditore Floro Flores, ndR) deve rappresentare il modello base per la vendita di Edenlandia, bisogna dare agio agli imprenditori di investire e ammortizzare le enormi spese che sopratutto all'inizio vanno a sostenere”.

“La CgilFilcams – prosegue il sindacalista – chiede una riflessione approfondita da parte di Mostra, che sia in grado di far sì che la trattativa termini positivamente. Lo Zoo, grazie al titolare ed al buon senso dimostrato in quella circostanza da Mostra d'Oltremare, sta rinascendo”.

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