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Edenlandia, i lavoratori: “Sui vincoli dalla soprintendenza due pesi e due misure”

Attacco dei sindacati a proposito dello stop imposto ai lavori per la riqualificazione del parco giochi: “Dov'era la soprintendenza quando nell'80, nei terreni della Mostra, furono distrutte le serre di Cocchia?”

“Con il suo atteggiamento ostruzionistico la soprintendenza di Napoli rallenta lo svolgimento dei lavori all'interno di Edenlandia”: è l'attacco della CgilFilcams, attraverso le parole di Mariano Montiglione.

La soprintendenza considera il parco “bene monumentale”, sottoposto a vincoli che per ora hanno congelato il cantiere. “Edenlandia è un bene della città – prosegue Montiglione – una risorsa per l'occupazione. Non parliamo di ville patrizie o scavi archeologici, ma di un parco giochi all'interno del complesso della Mostra d'Oltremare”.

Intanto la nuova società capitanata da Schiano, che aveva rilevato la struttura dalla curatela fallimentare, non può farlo ripartire come aveva promesso. Oggetto del contendere non è soltanto se sia o meno il caso di far valere un vincolo monumentale in un parco giochi, ma anche il modo in cui il vincolo è stato concepito nel corso degli anni.

“Dopo il terremoto dell'80 – spiega ancora Mariano Montiglione della CgilFilcams – alcuni dei suoli della Mostra vennero occupati dai container che ospitavano gli abitanti del quartiere. Per i danni dovuti al sisma erano stati costretti a lasciare le loro abitazioni”. “Per lasciare il posto ai container – va avanti il sindacalista – vennero distrutte le bellissime serre progettate da Cocchia, e lì allestito un grande parcheggio di roulotte sulle maioliche di viale delle Palme”.

Montiglione dà anche un secondo esempio di vincolo interpretato in modo “ampio”: “A via Terracina – spiega – completamente abbandonate. a fianco all'ex minigolf si trovano le Terme Romane, con alle spalle la mensa universitaria ed il Cnr. Com'è possibile che durante la costruzione di queste opere recenti non siano emersi scavi?”.

“I lavoratori in cassa integrazione aspettano con ansia di poter prestare di nuovo servizio, di poter recuperare quella dignità sottratta nel fallimento – spiega il sindacato – Il nostro obbiettivo è quello di far riaprire il parco, sostenendo la New Edenlandia srl in tutto quanto ha bisogno”.

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