rotate-mobile
Bagnoli Bagnoli

Bagnoli, bonifica ferma: i suoli restano sequestrati

Bocciata l'istanza del commissario Nastasi. Secondo i giudici, una decisione differente non avrebbe tutelato "l'immodificabilità dei luoghi" utile al processo in corso per mancata bonifica

La bonifica “commissariata” di Bagnoli sarebbe dovuta partire sulla carta proprio in questi giorni, con l'accoglimento del ricorso di Salvo Nastasi – il commissario ad acta del governo – da parte del Tribunale di Napoli che tiene sotto sequestro i suoli ex Italsider per l'ipotesi di mancata bonifica. Un ricorso che però non è stato accolto. Non solo: il tribunale ha rigettato anche la richiesta di accesso permanente alle aree, per le quali resta il nulla osta ad “accessi temporanei”.

Un brusco stop al cronoprogramma dei lavori, con la prossima tappa del processo in corso che avverrà il prossimo 8 settembre, dopo la sosta estiva. In quell'occasione, verrà analizzata la perizia volta a verificare l'ipotesi di mancata bonifica sostenuta dai pm.

INCENDIO A BAGNOLI, COLMATA IN FIAMME - VIDEO

Proprio i pm che rappresentano l'accusa al processo, avevano dato parere negativo all'istanza del commissario Nastasi, temendo possibili “alterazioni dello stato dei luoghi”. Questo pur lasciando intendere che potevano essere autorizzati accessi temporanei e la restituzione della “barriera di mungimento”, impianto idraulico dell'area già messo in sicurezza.

Il tribunale, la cui decisione è stata depositata ieri, ha fatto sue le deduzioni dei pm, sottolineando che il dissequestro non consentirebbe la tutela dell'immodificabilità dei luoghi utile al lavoro dei consulenti coinvolti nel procedimento.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bagnoli, bonifica ferma: i suoli restano sequestrati

NapoliToday è in caricamento