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Bagnoli in piazza contro lo Sblocca Italia: "Ecco la bonifica che vogliamo"

Il corteo, composto da studenti, associazioni, comitati, ambientalisti, e disoccupati organizzati, si muove dal quartiere flegreo fino alla sede del consiglio comunale di via Verdi

Bagnoli in piazza contro il decreto Sblocca Italia, che espropria il Comune di Napoli di qualsiasi funzione relativa alla bonifica del quartiere. Una patata bollente che lo stesso governo ha però difficoltà a maneggiare, come dimostra il fatto che la nomina di Raffaele Cantone a commissario per la bonifica è praticamente saltata nonostante gli annunci di Renzi e gli interessamenti del magistrato.

A lanciare la manifestazione odierna è stato il Laboratorio Politico Iskra, che già venerdì 13 aveva organizzato un sit in sul tema all'esterno della sede Rai di Napoli. Oggi il corteo, composto anche da studenti, associazioni, comitati, ambientalisti, e disoccupati organizzati, si sta muovendo dal quartiere flegreo alla sede del consiglio comunale di via Verdi in cui si svolge una seduta monotematica su Bagnoli e dove – spiegano gli attivisti – "ribadiremo il netto no al commissariamento e allo Sblocca Italia, rilanciando le proposte sulla bonifica e sul lavoro che da anni proponiamo per Bagnoli".

"La battaglia sull’area flegrea non è un terreno per la guerra istituzionale tra Comune, governo e gli altri attori che fanno solo gli interessi dei privati e di chi vuole speculare sull’area ex Italsider – spiegano i manifestanti - Chi vuole che la vicenda di questo territorio saccheggiato e martoriato da vent’anni di malaffare prenda una direzione diversa, si schieri apertamente con le realtà territoriali".

Corteo contro lo Sblocca Italia: Bagnoli non vuole il commissario (foto Iskra)

"Cantone od altri, poco ci interessa – ha spiegato Eddy Sorge di Iskra al Corriere del Mezzogiorno – Il commissario nominato dal governo Renzi si muoverà in deroga alle norme e non potrà che essere funzionale agli interessi che rappresenta questo esecutivo, in particolare a quelli di chi sogna una Bagnoli privatizzata nelle mani dei costruttori, dei tecnocrati e dei gestori di ormeggi". "La Bagnoli che noi vogliamo – va avanti – è un’altra. Una grande spiaggia pubblica riconquistata alla città e sottratta alle mire speculative ed a Città della Scienza".

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