Esposto sull'accordo per ricostruire Città della Scienza: “Va annullato”
Il presidente del comitato Salviamo Bagnoli si è rivolto alla Procura della Repubblica: "La legge 582 del '96 prevede sia rimossa. Va ricostruita nell'area che le è stata assegnata dal piano regolatore"
“L'accordo per ricostruire Città della scienza va annullato, perché viola palesemente le regole su legalità, trasparenza, correttezza, moralità e partecipazione”. La denuncia è dell'architetto Gerardo Mazziotti, che al riguardo ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli.
Il docente universitario e presidente dell'associazione Salviamo Bagnoli, sottolinea che “la legge 582 del 1996 prescrive 'il ripristino della morfologia naturale della costa di Bagnoli, con rimozione di tutti i manufatti che l'hanno modificata'. Lo stesso sindaco Luigi de Magistris – prosegue Mazziotti – l'8 dicembre dell'anno scorso ha firmato una ordinanza con cui intima all'Iritecna di 'rimuovere entro 30 giorni la colmata a mare di Bagnoli', salvo dimenticarsene”.
Inoltre, ricorda Mazziotti, sull'area “vige anche un vincolo paesistico del ministero ai Beni culturali e paesaggistici del luglio 1999. La stessa legge 582, poi, è recepita dal Pue del 2003 e dal Pua del 2005 approvati dal consiglio comunale di Napoli, che prevedono la rimozione della colmata, del museo della Città della Scienza, del borgo marinaro e di tutti i pontili allo scopo di ripristinare la balneabilità del litorale di Coroglio”.
L'architetto fa inoltre appello, nel suo esposto, alla Convenzione di Aarhus che “garantisce il diritto dei cittadini di partecipare ai processi decisionali di governo locale e nazionale”. Nelle intenzioni del presidente di Salviamo Bagnoli Città della Scienza va ricostruita nell'area assegnata ad essa “dal vigente Pua, senza bisogno di speciali e onerosi accordi con l'Idis. E senza esborsi di denaro pubblico”.
