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Martedì, 19 Marzo 2024
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Sblocca Bagnoli, deluso de Magistris: “Incostituzionale, rischio speculazioni”

Il sindaco partenopeo si è espresso molto duramente a proposito di quanto sta trapelando del decreto Sblocca Italia nella sua parte riguardante il quartiere flegreo

Sincero rammarico e disapprovazione”: è la reazione espressa dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris a proposito della parte riguardante Bagnoli contenuta nel provvedimento Sblocca Italia. Del documento stanno filtrando stralci a mezzo stampa, in quanto non è ancora stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ma non trova accoglienza favorevole tra le fila dell'amministrazione comunale.
“Stando ai contenuti trapelati dai giornali – continua de Magistris – rappresenta un'inversione totale di rotta rispetto al percorso di collaborazione istituzionale intrapreso da governo ed enti locali”, culminato il 14 agosto scorso con la firma congiunta di due intese che secondo il sindaco sono a questo punto “lettera morta”.

A proposito del commissariamento, il sindaco specifica “che non ci preoccupa, come sostiene qualcuno, solo per un problema di metodo, ma al contrario ci inquieta per ragioni di vero e proprio merito”. Il provvedimento, per de Magistris, appare “dilatorio anche sul piano dei tempi rispetto all'accordo di programma”. “Una vera e propria espropriazione della democrazia rappresentativa locale” per il sindaco, che violerebbe “gli equilibri di poteri costituzionali esistenti in un sistema democratico”, questo proprio in un periodo in cui “si sta realizzando un processo di revisione degli enti locali con l'istituzione della città metropolitana”. “Non c'erano ragioni – secondo il primo cittadino – per scegliere la strada dell'esproprio delle funzioni costituzionali; non c'erano le ragioni per un provvedimento che appare di squisita matrice centralistica più che democratica”.

“Mai come in questi ultimi tre anni, infatti – difende il proprio operato de Magistris – si è prodotta una operazione di intervento su un'area oggetto di una ventennale malagestione politica e non solo”. Dal superamento di Bagnolifutura alla delibera per una variante nel piano urbanistico, il sindaco sottolinea quanto fatto per riqualificare il quartiere flegreo. “È stata emanata un'ordinanza senza precedenti con cui, secondo il principio del 'chi inquina paga', abbiamo intimato ai soggetti responsabili dell'inquinamento industriale di procedere alla bonifica”.

Un provvedimento che lo stesso sindaco si rende conto può essere stato “un fattore prima irritante e poi scatenante, evidentemente, per i soggetti interessati”, gli stessi (Fintecna) che poi hanno dato il la al fallimento della Stu Bagnolifutura. “Come amministrazione”, ha aggiunto inoltre de Magistris, “abbiamo predisposto un piano di sviluppo del sito attraverso i bandi di gara per la vendita dei lotti, il cui esito è stato interrotto dal sequestro – poi revocato – della magistratura a causa di ragioni ambientali”. Ragioni che “dovrebbero essere al centro dell'attenzione del governo”

L'attacco al provvedimento riguarda ogni aspetto, anche quello “della sostenibilità finanziaria delle bonifiche”. “Quali garanzie abbiamo rispetto al pericolo di un'ennesima stagione di speculazione?”, prosegue il sindaco, secondo il quale l'area oggetto del decreto “non può e non deve vedere in alcun modo aumentate le cubature di cemento a danno delle metrature di verde”.

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