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Bagnoli, de Magistris contro il commissariamento: “Senza il Comune non si bonifica”

Il primo cittadino è intervenuto a proposito delle misure del decreto Sblocca Italia riguardanti la riqualificazione del quartiere flegreo: “Non vorrei si reinseriscano i poteri forti”

“Siamo preoccupati che, attraverso le maglie di un provvedimento che dalla bozza che ho letto mi pare anche essere viziato da elementi di incostituzionalità, si possano inserire poteri forti che non hanno mancato in passato di far sentire le loro unghie su Bagnoli”: Luigi de Magistris attacca le misure del decreto Sblocca Italia che toccheranno la riqualificazione del quartiere di Bagnoli. “Non vorrei che rientrasse dalla finestra – prosegue il sindaco – chi abbiamo cacciato dalla porta”.

Per de Magistris le misure da adottare in merito risultano ancora “poco chiare”, perché manca “un testo definitivo”. “Sarei colpito negativamente – puntualizza però il primo cittadino – se ci fosse una sostanziale espropriazione di poteri democratici e costituzionali. Semplificazione non significa passare da repubblica democratica fondata sul lavoro a monarchia”. L'ombra del commissariamento riguardo la bonifica non convince il sindaco. “Il presidente del Consiglio sa bene che senza la città di Napoli e il sindaco di Napoli può fare tutti i decreti leggi che vuole – va avanti de Magistris – ma non si muoverà un centimetro. Ci vuole un'architrave costituzionale che regga per scrivere la nuova Bagnoli”.

L'amministrazione non ha intenzione, spiega il sindaco di “cedere all'ideologismo o all'immobilismo. Ma – conclude – mi aspetto che si vada nella direzione corretta che è stata il frutto di mesi complicati di lavoro e che hanno portato, il 14 agosto, a dare un'accelerata su Bagnoli con le istituzioni sedute sullo stesso tavolo e che hanno prodotto risultati molto importanti”.

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