Bonifichiamo Bagnoli, contestazioni alla festa di Città della Scienza
Gli attivisti hanno mostrato striscioni e invitato i presenti a partecipare alla manifestazioni "Fiume in piena" del 16 novembre. "Non ci serve questa Città della Scienza, ma una scienza a servizio dei cittadini"
Il comitato “Bonifichiamo Bagnoli” ieri ha partecipato alla presentazione della mostra Futuro Remoto di Città della Scienza. Un'occasione, la festa per la riapertura dello Science Center, per ribadire la necessità di una bonifica vera, e la volontà della cittadinanza di riappropriarsi degli spazi del quartiere. Nonché per contestare la gestione di CdS ritenuta degli “stessi partiti (e loro amici) responsabili sul piano nazionale delle peggiori politiche di devastazione ambientale e sociale”.
“Appena entrati a Città della Scienza – spiegano rappresentanti del comitato nel loro comunicato ufficiale – siamo stati letteralmente circondati dalle forze dell'ordine, forse preoccupate più di alcuni attivisti che lottano per la propria salute e quella del loro territorio, che dei 21 indagati per disastro ambientale che sono tuttora in circolazione”. Il riferimento è agli ex vertici della Stu Bagnolifutura, che il gup in questi giorni deciderà se sottoporre a processo (come richiesto dal pm Stefania Buda, titolare dell'inchiesta che li riguarda), o meno.
“Una volta riusciti ad entrare – prosegue Bonifichiamo Bagnoli – abbiamo esposto degli striscioni e dei cartelli con lo slogan 'Chi ha inquinato deve pagare', e con la chiamata della manifestazione regionale 'Fiume in piena - Stop biocidio' del 16 novembre a Napoli, continuando a fare contro-informazione tra i presenti all'iniziativa”. “Visto il flop di partecipazione al concerto serale, il Comitato non è più intervenuto sul palco di Futuro Remoto”, continuano gli attivisti. “Non ci serve questa Città della Scienza – concludono – ma una scienza a servizio dei cittadini”.
