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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Bagnoli, la Guardia di Finanza chiede gli atti amministrativi: si ipotizzano danni per 370 milioni

Si indaga per incauto affidamento di beni e omessa vigilanza. "Beni immobili del Comune furono ceduti in modo irresponsabile per salvare 'Bagnolifutura'"

La Guardia di Finanza, Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli, indaga sugli atti dell'amministrazione comunale dal 2002 ad oggi (sindaci Iervolino e de Magistris) riguardanti Bagnolifutura. La notizia la si apprende dal Corriere dal Mezzogiorno, secondo cui l'ipotesi al vaglio degli investigatori prefigura i reati di "incauto affidamento di beni e omessa vigilanza" che avrebbero prodotto danni per circa 370 milioni di euro.

Nello specifico si menziona l'affidamento di tre beni immobili di proprietà comunale a Bagnolifutura, datato ottobre 2012. In quell'occasione il consiglio comunale - il solo voto contrario fu di Ricostruzione Democratica - conferì alla neonata Bagnolifutura Stu La Porta del Parco, il complesso sportivo Parco dello Sport e l'acquario tematico delle tartarughe. Si cercava in qualche modo di salvare Bagnolifutura dal fallimento per portare a termine la bonifica dell'area ex Italsider. Solo sei mesi dopo l'area sarebbe stata sequestrata dai Nas.

Seguiva poi, nel luglio 2013, un'ennesima ricapitalizzazione ad opera del Comune. Nel maggio 2014, infine, il Tribunale dichiarò Bagnolifutura fallita. Secondo la Corte dei Conti, si legge nel pezzo sul Corriere del Mezzogiorno, il Comune affidò a una società in grave dissesto finanziario dei beni immobili, "in modo irresponsabile".  

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