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Furto della tazzina al Gambrinus: due turisti immortalati in un video

Ne vengono rubate migliaia ogni anno in uno dei bar più antichi di Napoli. Non si tratta di monete d'oro, bensì di tazzine che vengono trafugate in ingenti quantità al Caffè Gambrinus di piazza Trieste e Trento. Lo denunciano Francesco Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, e il conduttore de "La Radiazza", Gianni Simioli, commentando un video postato su Facebook dallo stesso Borrelli.  

“Sono anni che i fratelli Arturo e Antonio Sergio, titolari del Gambrinus, nelle spese di gestione, devono mettere anche le migliaia di tazzine che vengono rubate ogni anno, ma ora c’è anche un video che conferma quanto denunciano”. I video mostra una coppia di anziani turisti, presumibilmente russi, che, all’uscita dello storico caffè, con aria furtiva, nascondono nella borsa una tazzina.

“Chiaramente non facciamo generalizzazioni come quelle che fanno i leghisti sui napoletani, ma abbiamo deciso di pubblicare il video per richiamare l’attenzione sul fatto che i ladri e i truffatori non hanno nazionalità” hanno aggiunto Borrelli e Simioli per i quali “è assurdo che degli imprenditori debbano mettere nei conti delle spese anche centinaia di tazzine che, è bene dirlo, non sono rubate da napoletani visto che a portarle via sono soprattutto turisti, italiani e stranieri”.

“E’ da sottolineare, inoltre, che i titolari del Gambrinus, come ci ha raccontato Massimiliano  Rosati, non hanno mai pensato di mettere cartelli contro questa o quella nazionalità, come invece fanno i leghisti che mettono cartelli razzisti contro i napoletani se qualche napoletano ruba qualcosa o fa qualche truffa” hanno concluso Borrelli e Simioli raccontando che “il direttore del Gambrinus, Ponziani, dopo aver avuto notizia del furto, ha chiesto ai russi di consegnare la refurtiva altrimenti avrebbe chiamato la polizia. I turisti l'hanno fatto giustificandosi che pensavano che le tazzine fossero in omaggio”.

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