Amnèsia, sotto inchiesta: la droga che minaccia la movida partenopea
Dopo i gravi disturbi accusati da tre adolescenti che ne avevano fatto uso, è allarme per le sostanze con chi lo stupefacente viene trattato. La procura indaga
L'Amnèsia fa paura. Il miscuglio di cannabis e altre sostanze che ha causato malori e problemi motori a tre adolescenti partenopei potrebbe colpire ancora. Per questa ragione la procura ha aperto un fascicolo sulla vicenda, delegando i carabinieri ad approfondire.
L'obiettivo è capire come viene tagliato lo stupefacente, chi lo produce e dove lo vende. La lente d'ingrandimento dei militari è rivolta soprattutto alla zona di Napoli centro e a Chiaia, dove nelle strade della movida lo scorso sabato si sono registrati i primi malori.
I disturbi causati dalla droga in questione sono particolarmente seri: oltre che perdita della memoria sono stati registrati – come nel caso di una 16enne dell'Umberto – anche problemi alla deambulazione persistenti.
I genitori delle zone coinvolte dallo spaccio della sostanza sono preoccupati: secondo quanto si apprende, oltre che con altre droghe “pesanti” (come l'eroina), l'Amnèsia pare sia trattata con ogni tipo di scarto. Addirittura, acidi ricavati dalle batterie delle automobili.