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Casoria Casoria / Via Duca d'Aosta, 63

La protesta del CAM di Casoria: opere bruciate

Il gesto del direttore del museo, Antonio Manfredi, "contro le indifferenze delle istituzioni". Il sindaco Carfora ribatte: "Paole non veritiere. Abbiamo assegnato al Cam anche una sede diversa"

Nuovo capitolo della disperata protesta del Cam di Casoria "contro le indifferenze delle istituzioni". Nel tardo pomeriggio di oggi, "dopo aver atteso tutto il giorno un cenno da parte delle istituzioni", il direttore del museo di arte contemporanea Antonio Manfredi ha dato fuoco, davanti l'ingresso del museo, all'opera dell'artista francese Severine Bourguignon. L'autrice dell'opera, che ha seguito l'azione via Skype, ha confermato la sua decisione di far distruggere la propria tela decisione che ha definito «politica» e necessaria perché obbligata dalle contingenze nefaste. E il Cam, aspettando che qualcuno intervenga, dara vità a nuovi roghi.

Il aindaco di Casoria intanto, Enzo Carfora, ha voluto precisare: "È veramente sorprendente che dal direttore del Cam arrivino parole tanto non veritiere. In passato, mai c'era stata una amministrazione che si facesse seriamente carico dei problemi oggettivi del museo d'arte contemporanea e provasse a darne soluzioni concrete e realizzabili. L'attuale sede del Cam si trova nel seminterrato di una scuola che mal si concilia con le sue attività - ha sottolineato il sindaco - per questo con l'atto deliberativo di Giunta municipale, approvato il 28 febbraio scorso a nove mesi dall'insediamento dell'Amministrazione, abbiamo assegnato al Cam una sede diversa, in proprio, che darà ospitalità al museo fino alla costruzione del Museo Civico che realizzeremo con i fondi del "Piu-Europa".

Una soluzione che "assicura al museo una sopravvivenza certa e duratura. Per quanto ci riguarda - ha fatto sapere l'Assessore alla Cultura, Luisa Marro - consideriamo il Cam una risorsa culturale e attrattiva della città di Casoria. Abbiamo dimostrato la nostra vicinanza al museo sostenendolo in occasione della mostra inserita nella Biennale di Venezia, quindi da parte nostra non ci consideriamo inseriti nella lista degli enti che hanno lasciato solo Manfredi ed il Cam. In caso contrario Manfredi chiarisca cosa intende per sostegno degli Enti pubblici ad un museo, perché proprio non condividiamo le sue affermazioni".

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