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Casoria, Alenia a rischio chiusura. Le istituzioni locali non ci stanno

Piano di rilancio aziendale: chiusura dell'impianto, sede legale a Varese e trasferimento dgli addetti tra Nola e Pomigliano. L'Assessore Esposito: "Basta alla rapine della Lega"

L’amministratore delegato dell’Alenia Aeronautica Giuseppe Giordo ha presentato ai sindacati il definitivo ‘piano di rilancio’ aziendale. L’elemento più critico del piano per la nostra regione, come riportato dalla testata “il Denaro”, è quello che prevede la dismissione dell’impianto di Casoria e il trasferimento di tutti gli addetti tra Nola e Pomigliano. Dal nuovo piano, per il quale è previsto un investimento di circa 3 miliardi di euro, 500 assunzioni ed un incremento del 5% del fatturato, emerge anche che la sede legale dell’azienda sarà trasferito a Venegono, in provincia di Varese, che ci sarà una fusione con il complesso industriale Aermacchi, che a Pomigliano sarà affidata la direzione dell’Area Sud (solo area civile) e che a chiudere saranno anche Roma e Venezia.

Ma i malcontenti e le critiche al nuovo piano, che appare a molti studiato a fini politici più che economici, non hanno tardato ad arrivare. Marco Esposito, assessore allo Sviluppo del Comune di Napoli ha dichiarato in proposito: “Le eccellenze dell'industria meridionale sono state ridimensionate dai governi del Nord dopo il 1861, con l'obiettivo di accelerare l'industrializzazione di una sola parte del Paese. Adesso che la crisi mondiale morde, la Lega prende il controllo di un gruppo industriale pubblico - Finmeccanica - ed opera per trasferire le eccellenze industriali dall'area di Napoli a quella di Varese, con la fusione di Alenia e Aermacchi. Tutto questo accade solo ed esclusivamente per logiche politiche legate alla nota vicinanza dell'ad di Finmeccanica Giuseppe Orsi alla Lega Nord, è un vero e proprio stupro industriale".

L’assessore si è recato inanto davanti ai cancelli dell'impianto Alenia di Casoria insieme al sindaco della cittadina, Vincenzo Carfora, il senatore Tommaso Casillo, assessore alle Attività produttive del Comune di Casoria, rappresentanti sindacali e un gruppo di operai. Con volantini sui quali erano riportate appunto parole di protesta contro la chiusura, l’assessore Esposito ha aggiunto: “Il trasferimento della sede legale da Pomigliano d'Arco (sede produttiva principale) a Venegono (dove opera l'azienda più piccola) ed è socialmente drammatico il ratto della direzione commerciale, che porterà il potenziamento delle commesse in Lombardia a danno del polo campano, fatto di centinaia di aziende di qualità". In conclusione, Esposito, che oggi alle 14 incontrerà i sindacati di categoria all’interno dello stabilimento di Pomigliano D’Arco, ha spiegato: "Tutto ciò - ha concluso Esposito - accade mentre Napoli si prepara a ospitare nell'ottobre 2012 l'Expo mondiale dell'aerospazio, arrivato in Campania non per caso, ma perché da novant'anni questa terra è all'avanguardia nel settore del volo, così come in passato lo è stata per le ferrovie e la cantieristica navale. Cosa ce ne faremo di una fiera tra un anno se il tessuto industriale sarà in via di smantellamento? Chi rappresenta nel governo, nel parlamento e nelle istituzioni tutte questo territorio faccia per una volta uno sforzo di coesione. Diciamo insieme basta alle rapine della Lega!"

Anche il senatore Casillo, che ha promosso per il prossimo lunedì un consiglio comunale straordinario per Casoria aperto anche alla cittadinanza e ai parlamentari, non ha fatto sconti: "E' necessaria una risposta politica immediata – ha dichiarato-, perché dietro il ridimensionamento dell'Alenia non c'é un progetto industriale, ma appunto una scelta politica. Non è più tempo di aspettare”.

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