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Pendino Pendino / Via Cesare Carmignano

Falso call center, tra documenti falsi e smartphone rubati: la scoperta dei carabinieri

Condotti nei locali di via Carmignano dalle indagini su di un cellulare rubato, i militari hanno scoperto un centro di contraffazione documenti

Quello che doveva essere un comune call center, si è rivelato ai carabinieri un centro di produzione e smistamento documenti falsi, nonché luogo di ricettazione smartphone rubati. La scoperta nei locali in via Carmignano, dove i militari hanno fatto irruzione in seguito ad indagini partite dal furto di un cellulare.

Oltre il titolare, un 48enne indiano, sul posto c'erano anche due suoi connazionali di 42 e 36 anni già noti alle forze dell'ordine. I carabinieri hanno trovato e sequestrato due riproduzioni di timbri a umido in plastica – uno con l’emblema di Stato e la scritta “Ufficio territoriale del governo di Foggia” e l’altro “Prefettura di Foggia sportello unico per l’immigrazione” – nonché due permessi di soggiorni e 18 passaporti contraffatti.

Inoltre, c'era anche una pen drive contenente vari documenti per altri documenti e attestati in preparazione per altri 30 extracomunitari.

I carabinieri hanno anche trovato quanto li aveva condotti fin lì, ovvero del materiale elettronico rubato: c'erano sette smartphone (tre rubati a Firenze), un lettore mp3, delle schede sim le cui proprietà sono da accertare, 75 ricariche telefoniche, 6mila e 500 euro in contanti.

I tre stranieri sono stati arrestati con l'accusa di concorso in ricettazione, contraffazione del sigillo dello Stato e uso del sigillo contraffatto, contraffazione di altri pubblici sigilli o strumenti destinati a pubblica autenticazione o certificazione e uso di tali sigilli e strumenti contraffatti. Inoltre, sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Mentre il locale veniva sequestrato, i tre sono stati condotti nel carcere di Poggioreale.

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