Tutti voglio le Universiadi a Napoli. Tutti sono convinti che sia una grande occasione. Tutti sono disponibili a trovare soluzioni condivise. Eppure, non è arrivata nemmeno oggi la fumata bianca per la maifestazione sportiva che dovrebbe tenersi nel capoluogo partenopeo durante la primavera 2019.  

Date per buone le tempistiche del Comune di Napoli per l'inizio dei lavori, assicurato per il mese di agosto, il nodo resta il villaggio degli atleti. Da settimane, sono due le proposte in campo: quella del Comune, che vorrebbe realizzarlo nell'area della Mostra d'Oltremare; e quella della Regione, che vorrebbe sistemare sportivi e delegazioni sulle navi da crociera nel porto di Napoli.

"Se ci presentano il piano sicurezza siamo pronti ad accettare le navi" ha affermato l'assessore allo Sport del Comune di Napoli Ciro Borriello, prima di partecipare alla Commissione che questa mattina ha coinvolto anche un rappresentante della Msc, la compagnia chiamata a fornire le navi. Dalla società di navigazione, però, arriva la disponibilità di una sola nave con 2mila posti. 

Decisamente pochi, se si pensa che soltanto gli atleti saranno oltre 10mila, cui bisognerà aggiungere i delegati delle singole federazioni. La Commissione di oggi si è chiusa con l'ennesima fumata grigia e non sembrano essere stati fatti passi avanti rispetto all'incontro a Roma di due settimane fa. Il punto interrogativo sulle Universiadi 2019 resta molto grande. 

E poiché le grane non vengono mai da sole, da un paio di giorni il Comune è alle prese con una nuova affittopoli che ha coinvolto il Tennis Club Napoli e il Circolo Posillipo. Strutture per le quali, secondo la Corte dei Conti, sono stati pagati fitti insufficienti, creando un danno di circa tre milioni di euro alle casse già martoriate di Palazzo San Giacomo.

Indagati anche due dirigenti del Comune, ma è lo stesso Borriello a predicare calma: "Ci sono molte valutazioni da fare. Credo che i conteggi che sono stati fatti non tengono conto di una serie di elementi. Innanzitutto, alcune zone dei circoli necessitano di ristrutturazione; in secondo luogo, alcune aree sono su suolo demaniale; inoltre, c'è da considerare che entrambi i circoli svolgono anche una funzione sociale. Ci vorranno alcuni mesi di lavoro per stabilire se c'è stato un reale danno per il Comune".