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Ripresa Serie A tutta al centro-sud? De Magistris: "Napoli è pronta"

Il primo cittadino partenopeo sull'ipotesi di giocare molti dei restanti match del campionato nel capoluogo campano

Sono giorni decisivi per un'eventuale ripresa del campionato di Serie A nel mese di giugno. Tra le ipotesi, per garantire maggiore sicurezza, c'è anche quella di giocare tutte le gare restanti al centro-sud, evitando così a tante squadre del massimo campionato viaggi nelle regioni dove il numero dei contagi è ancora alto.

Dell'ipotesi, che vedrebbe Napoli tra le possibili principali sedi di gioco, ne ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport il sindaco Luigi de Magistris: "Bisogna seguire la linea dei contagi e vedere queste due settimane. Chiaro che al Sud il contagio è meno diffuso e si può accelerare. Sport, cultura e bellezza sono asset importanti per la ripresa e l’immagine del paese. Penso ancora a quel Napoli-Barcellona che mi sono goduto al San Paolo a fine febbraio. Io ipotizzerei per il calcio una ripartenza con l’estate, il 21 giugno. Sarebbe un torneo, quasi un campionato a parte, ma si concluderebbe e Napoli è pronta. Sarei per la trasmissione delle partite in chiaro. Va creato un accesso popolare al calcio. Ricordiamoci che sarebbe un torneo ai tempi della pandemia a porte chiuse".

Il Ministro Spadafora: "Sono convinto che si troverà una soluzione sul protocollo"

"Sono convinto che questa settimana avremo un responso. Il protocollo della Figc è un buon lavoro sul quale i componenti del comitato tecnico scientifico avevano una serie di perplessita' ma sono convinto che si troverà una soluzione". E' quanto affermato dal Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ospite di "Frontiere" su Rai1.

"Abbiamo fin qui confermato la nostra road map: il 4 maggio riprendevano gli allenamenti dei professionisti individuali e su mia richiesta il Comitato tecnico scientifico ha deciso di applicare il protocollo anche ai calciatori delle squadre che devono allenarsi singolarmente mentre dal 18 maggio, dopo che sara' approvato il protocollo della Figc, sarà possibile riprendere gli allenamenti di squadra. Se le condizioni non consentiranno di riprendere, sarà il governo a decidere che si fermino tutte le competizioni sportive ma anche a creare le condizioni per limitare i danni al mondo del calcio e a tutti gli altri sport. La maggioranza degli italiani non vede di buon occhio la ripresa del campionato. Ma io non bado in questo momento ai sondaggi. Il calcio e' un mondo importante del Paese, lo conosco bene a differenza di chi vuol far passare un messaggio diverso. Legittimi gli interessi economici, ma quando si va su altro tipo di attacchi, pressioni e strumentalizzazioni, questo atteggiamento non fa bene a nessuno", ha proseguito Spadafora. 

"Il calcio ha l'idea che io sia contrario alla ripartenza? Sarebbe surreale per un Ministro dello Sport demonizzare il calcio. Mi auguro di ripartire, ma lo deciderà il Governo. Dal 18 maggio riprenderanno gli allenamenti di squadra. Sul campionato ci baseremo su elementi scientifici, oggi non disponibili. A metà maggio si potrà fare una previsione realistica. Farò di tutto per ripartire. Se il Governo sarà costretto, spero di no, a stabilire che non ci sono le condizioni, il mio sforzo sara' duplice: limitare i danni economici per le societa' e sostenere tutto il mondo dello sport. Tra risorse ordinarie e straordinarie investiremo circa 1 miliardo per il settore nel suo complesso", ha concluso il Ministro dello Sport. 

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