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Finale Coppa Italia, la vigilia di Sarri: "Io e la Juventus col lockdown siamo migliorati"

Il tecnico di Figline carica i suoi prima della partita contro la sua ex squadra. "Non è vero che in Italia non ho vinto nulla. E sono il miglior debuttante sulla panchina dei bianconeri in 50 anni"

Sono molti gli spunti dati da Maurizio Sarri, allenatore della Juventus ed ex tecnico degli azzurri, nel corso della conferenza stampa alla vigilia del match tra i bianconeri e il Napoli, la finale di Coppa Italia in programma domani sera all'Olimpico di Roma.

"Il miglior debuttante degli ultimi 50 anni"

"In stagione al di là di qualche partita sbagliata il percorso è stato buono. I risultati per un allentare al primo anno di Juventus sono i migliori degli ultimi 50 anni – ha sottolineato il toscano – anche se nessuno se lo ricorda. Bisogna anche essere soddisfatti poi lavorando in un'ambiente in cui la vittoria è diventata quasi un'abitudine diventa più difficile però dagli addetti ai lavori ai tifosi bisogna ricordarsi che la vittoria è sempre un evento eccezionale".

"Io e la Juve migliorati col lockdown"

Secondo il tecnico bianconero, la Juventus col lockdown è migliorata. "Ora – ha aggiunto Sarri – vogliamo trasformare questo percorso in qualcosa di concreto. Non c'è possibilità di cambiare qualcosa dal punto di vista tattico, non abbiamo fatto 100 allenamenti collettivi e da qui in avanti non ci sarà più occasione di lavorare dato il calendario: dal punto di vista mentale abbiamo passato un periodo difficile. Dipende dalla sensibilità di ognuno quanto difficile. Sono quei periodi inaspettati dalla vita in cui ti trovi davanti a qualcosa di mostruoso e inatteso. Non ne esci come prima. Hai la possibilità di diventare migliore o anche la probabilità di uscirne peggiore. Ho trovato ragazzi migliori, più aperti, più sorridenti, più disposti al dialogo". "Ho fatto anch'io un percorso perché mi accorto di essere molto più paziente con loro, meno intransigente. Credo – ha concluso – sia dovuto al percorso fatto negli ultimi mesi".

"Abbiamo giocato 7 mesi, poi 3 mesi di lockdown, per arrivare a disputare queste partite. Quindi è il momento di tirare fuori tutto quello che abbiamo. Giochiamo tutta la stagione per arrivare in questa fase in corsa per tutto. Ci siamo, quindi è già un merito. Pero dobbiamo trovare qualcosa in più per vincere più trofei che possiamo – ha detto ancora l'allenatore in conferenza stampa – Dal punto di vista dell'intensità non è che può cambiare molto in cinque giorni. È una partita particolare, difficilissima ed è complicata anche l'interpretazione dal punto di vista fisico. Ma fa parte dell'anormalità della gare in questo periodo'.

"Non è vero che in Italia non ho vinto"

"Mi girano leggermente i cog***ni quando dicono che in Italia non abbia vinto niente. Ho fatto 8 promozioni da una categoria all'altra e le ho fatte tutte sul campo. Non ho saltato una categoria. È un percorso difficile, sono contento di quello che ho fatto – ha sottolineato il tecnico toscano – Il sentimento prevalente è quello di aiutare i ragazzi a vincere un trofeo, di vincere per la società e per i tifosi. Non ho retropensieri su avversari o altre cose. Sono proiettato su di noi''.

Su Gattuso e Mertens

Sarri ha parlato anche dell'allenatore del Napoli Gennaro Gattuso. "È una persona che mi piace molto, è schietto e solitamente parla bello diretto. Viste le mie caratteristiche mentali, mi piace parecchio. Non sono sorpreso di quello che sta facendo, secondo me aveva fatto bene anche al Milan". Un pensiero anche a Dries Mertens, in semifinale di Coppa con l'Inter diventato il più prolifico giocatore della storia del Napoli: "Mertens è un grande giocatore, era chiaro che sarebbe arrivato a questo obiettivo. Prima il record di gol in maglia azzurra lo aveva Hamsik, ed entrambi sono giocatori entrati di diritto nella storia del Napoli". "Ha avuto la capacità di trasformarsi in un giocatore diverso rispetto a prima ed è esploso definitivamente con le qualità che ha".

Sulla partita: l'attaccante centrale e il forfait di Higuain

"Stiamo provando sia Ronaldo che Dybala da attaccante centrale, domani vedremo ma non è detto che il modo in cui partiamo sarà lo stesso con cui finiamo – ha spiegato poi a proposito degli uomini che schiererà in campoSia con l'uno che con l'altro non abbiamo grandi punti di riferimento, ma le posizioni sono per lo più dal punto di vista difensivo, poi offensivamente i ragazzi sono liberi. In questo momento non avendo una prima punta non possiamo interpretare il ruolo da attaccante centrale tipico". Altro grande ex, Gonzalo Higuain. "Penso che non giocherà – ha aggiunto Sarri – fino a ieri ha fatto lavoro completamente differenziato. Aspettiamo i verdetti per oggi ma non penso ci siano novità". "Abbiamo avuto il rientro di Ramsey per 20 minuti coi compagni, ma ieri era il primo giorno. Vediamo se c'è disponibilità per un piccolo spezzone di partita, dipenderà dalla discussione di stasera col ragazzo e con i medici".

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