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Futuro Sarri: il tecnico non ha accordi con altre squadre, ma la situazione resta in bilico

Permane il punto interrogativo sulla permanenza dell'allenatore sulla panchina azzurra

Le indiscrezioni sul futuro di Maurizio Sarri continuano a fioccare nelle ultime settimane. Le voci su un possibile approdo del tecnico del Napoli alla corte di Abramovich al Chelsea si fanno sempre più insistenti.

L'allenatore azzurro, in ogni caso, al momento, non ha accordi con altri club. Nonostante un contratto fino al 2020 con il sodalizio partenopeo, però, non è affatto detto che resti all'ombra del Vesuvio.

Decisivo sarà l'incontro di fine stagione con il presidente De Laurentiis. Ad influire sulla permanenza del tecnico nato a Bagnoli potrebbero essere anche le idee della società in merito al mercato e alla rosa.

Alcuni dei grandi protagonisti della splendida cavalcata in campionato potrebbero salutare Castel Volturno a giugno. Sarri potrebbe chiedere garanzie ben precise in merito al rafforzamento dell'organico a sua disposizione. Il patron azzurro, dal canto suo, potrebbe obiettare che alcuni calciatori, per i cui acquisti sono state investite cifre importanti (vedi Maksimovic, Rog e Ounas) non sono stati valorizzati a sufficienza.

La clausola rescissoria da 8 milioni di euro inserita nel contratto del tecnico, intanto, scadrà il 31 maggio. E club disposti a versarla al Napoli potrebbero non essercene. La situazione resta molto incerta. Risulta davvero difficile, ad oggi, sbilanciarsi e dire come andrà a finire.

"Io ho un contratto fino al 2020. Guadagno tantissimo rispetto a 5 anni fa, meno se confrontato ad altri allenatori. Il presidente si è detto già disposto ad adeguare il mio ingaggio. Quindi non ci sono problemi di natura economica. Inoltre nel mio contratto c'è una clausola. Io quei soldi non li ho e non li pagherò per liberarmi. Ho solo un dubbio interiore. Sono innamorato di questo pubblico e devo capire se posso regalargli ancora gioie e vittorie. Voglio restare a Napoli solo se sono convinto al 100%. Poi ho un contratto e se il presidente mi imporrà di restare, io non posso farci nulla. Magari ci resterei meno volentieri".

Queste le parole di Maurizio Sarri sul suo futuro pronunciate meno di 20 giorni fa, dopo la partita contro il Milan. La chiave di volta del rebus ed i possibili sviluppi delle prossime settimane potrebbero essere da ricercare proprio in queste dichiarazioni. Non è da escludere, infatti, neanche lo scenario finale, con la permanenza del tecnico sulla panchina azzurra per tener fede all'accordo sottoscritto nel maggio del 2016.

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