Reina: "Con Sarri rapporto padre-figlio. Spero che Ancelotti riporti la vittoria a Napoli"
L'ormai ex portiere azzurro ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano spagnolo As
"Dispiace andarsene senza essere riusciti a realizzare il sogno della gente di Napoli. Porterò per sempre con me l'affetto che un intero popolo ha dato a me e alla mia famiglia". Così Pepe Reina saluta il Napoli nel corso di una lunga intervista rilasciata al noto quotidiano spagnolo As.
L'estremo difensore della nazionale iberica lascia la maglia azzurra dopo quattro stagioni: "Avevo deciso di andar via dall'estate scorsa. Arrivò un'offerta del Psg per me, che il Napoli rifiutò. Potevo forzare la cessione, ma noi giocatori avevamo stretto un patto per vincere lo scudetto".
I rapporti con il presidente De Laurentiis non sono stati del tutto idilliaci negli ultimi mesi: "Ha un modo di gestire il club che rispetto, ma ci sono cose sulle quali non concordo. Abbiamo due personalità forti e idee diverse".
Tutt'altro rapporto, invece, quello con il tecnico Sarri: "E' stato spettacolare lavorare con lui. Il merito principale dei record del Napoli è suo. Siamo persone simili. Abbiamo avuto un rapporto padre-figlio. Gli voglio molto bene e gli sarò sempre grato. Lo consiglio a qualsiasi club del mondo, per le sue idee e per il suo modo maniacale di lavorare".
Sulla panchina azzurra dalla prossima stagione ci sarà Carlo Ancelotti: "Spero che riporterà la vittoria a Napoli, ma se la Juve continua così è difficile scalzarla dalla vetta. A livello societario la forza dei bianconeri è incomparabile con il resto dei club italiani".
Per Reina comincia, invece, una nuova avventura al Milan: "Si tratta di uno dei più grandi club del Mondo. Abbiamo l'obbligo di tornare in Champions. Sarà una sfida appassionante. Mi fa piacere chiudere la carriera lì. Se sarò titolare o meno lo vedremo giorno dopo giorno".
Sull'inchiesta relativa ai rapporti con alcuni imprenditori napoletani, arrestati di recente, Reina si dice del tutto tranquillo: "Tutto andrà bene. Chi mi conosce sa che non ho nulla a che vedere con quel mondo. Ho conosciuto molta gente a Napoli, ma non potevo sapere tutto della vita privata di 300 amici".
