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Rapina a Insigne, la moglie: "Sono stati attimi di terrore"

Due malviventi in sella ad uno scooter hanno accerchiato e rapinato al viale Gramsci i coniugi Insigne che erano in auto con alcuni amici

Sono stati cinque minuti di terrore per Insigne e per la moglie, sabato 27 febbraio, quando due malviventi in sella ad uno scooter li hanno accerchiati e poi rapinati al viale Gramsci

La donna, Genny Darone, racconta al Corriere del Mezzogiorno la vicenda, precisando però subito: "Penso che sono cose che possono accadere ovunque, le vittime non sempre sono calciatori. Succede ovunque. Ed è terribile ovunque. Solo chi subisce esperienze del genere può comprendere cosa si prova. In quegli attimi ti passa di tutto per la mente. Ho pensato ai miei figli e l’unica cosa che speravo era di riuscire a fuggire per andare a casa e riabbracciarli. Ci era già capitato più o meno un anno fa in via Marina".

LA DINAMICA - "Eravamo usciti dal ristorante con due amici e stavamo tornando a casa. C’era molto traffico in viale Gramsci. Già da qualche minuto mi ero accorta che quel motorino seguiva la nostra auto. Lo avevo anche detto a Lorenzo, ma lui mi ripeteva di non preoccuparmi. Per lui erano tifosi che lo avevano riconosciuto e magari volevano chiedere una foto. Poi, però, al semaforo è accaduto ciò che temevo. Quel motorino si è affiancato all’auto e il conducente ha puntato la pistola contro il finestrino, intimandoci di aprire lo sportello. Lorenzo ci ha detto di non preoccuparci, avrebbe dato tutto a queste persone e saremmo andati via. Così è stato".

IL RACCONTO - Le parole di un'amica dei coniugi Insigne ai rapinatori: "Avete capito chi state rapinando? Lui è Insigne. A quel punto, uno di loro ha detto: sì, facci un gol lunedì a Firenze", 

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