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De Laurentiis: "Spero in un nuovo stadio da realizzare a Bagnoli"

Il Presidente del Napoli torna a parlare della possibilità di costruire un nuovo impianto in città

"A Napoli devo aspettare che maturino certe opportunità per decidere se trasformare il San Paolo in uno stadio modello, con tutti gli ostacoli burocratici che ne deriverebbero, o se invece costruire un nuovo impianto, per esempio a Bagnoli, una volta effettuata la bonifica. Su Bagnoli c’è solo il problema di procedere alla bonifica. Certo, con la caduta di Renzi, tutto si è rallentato. Ma io spero che si trovi una soluzione in quell’area. Altrimenti dovremo trovare un altro spazio. Ma una cosa è certa: non è il San Paolo la soluzione finale". Così Aurelio De Laurentiis, nel corso di un'intervista rilasciata a Il Mattino, ha parlato dell'ipotesi di un nuovo stadio da realizzare a Napoli.

"Il San Paolo ha una copertura che andrebbe eliminata e portata a smaltimento. Poi ha il problema di vincoli architettonici e, da ultimo, una viabilità intorno difficilmente modificabile. Ci sono palazzi che potrebbero soffrire di inquinamento acustico e statico per le vibrazioni. Qualcuno, in maniera un po’ superficiale, mi ha chiesto: ma non potresti abbatterlo e ricostruirne un altro più moderno? È un’ipotesi suggestiva, ma dove giocherebbe il Napoli, una volta demolito il San Paolo, e in attesa del nuovo impianto? Già sarebbe alquanto complesso trasformarlo mentre si gioca, figuriamoci sostituirlo con uno nuovo. Quindi, dopo aver offerto un finanziamento di 35 milioni, più altri 40 per costruire spazi commerciali, devo ringraziare il sindaco e il Consiglio Comunale di avere bocciato la mia proposta. Avrei buttato tutti questi soldi senza fare crescere più di tanto il calcio Napoli", ha aggiunto il patron azzurro.

"Purtroppo, a differenza di quanto accade in Spagna, in Germania e nel Regno Unito, in Italia la crescita del calcio è ostacolata da certe leggi figlie del menefreghismo e della cecità dei politici. Che un po’ per ignoranza un po’ per populismo fingono di non capire quanto sia importante e formativo questo sport per i giovani. Così, prima si immagina una legge per creare impianti sportivi e per proteggere l’equilibrio economico e finanziario delle società, e poi la si stravolge per fare un dispetto a Lotito e alla Sensi, con la finta giustificazione di voler evitare speculazioni edilizie. Come se durante un periodo di stagnazione, come quello che ancora attraversiamo, ci fossero voglia e interesse a investire nel mattone", ha concluso De Laurentiis.

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