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Napoli-Liverpool: parata di stelle al San Paolo 

Gli azzurri debuttano nel girone E di Champions League affrontando i campioni in carica 

Il 2-0 ottenuto sabato ai danni della Sampdoria nella terza giornata ha consegnato al Napoli il secondo successo in campionato e ha permesso al club di De Laurentiis di recuperare due lunghezze sulla Juventus, bloccata sul pareggio a reti bianche a Firenze. Ora però è tempo di concentrarsi sulla Champions League, competizione nella quale domani, fischio d'inizio previsto alle ore 20:45, gli azzurri affrontano al San Paolo il Liverpool, campione d'Europa in carica, nell'incontro valevole per la prima giornata del girone E, raggruppamento completato da Salisburgo e Genk. Le due contendenti si ritrovano per la quinta volta in poco più di dodici mesi tra amichevoli e gare ufficiali, ulteriore segno di costante crescita per il sodalizio napoletano.

Bilancio in perfetta parità anche se l'1-0 di Anfield dello scorso 11 dicembre assume un peso specifico maggiore rispetto agli altri risultati perché ha spalancato a capitan Henderson e compagni le porte della fase ad eliminazione diretta. Sul versante opposto i partenopei sperano magari di rivivere una serata simile a quella del 3 ottobre 2018, sfida decisa dalla scivolata vincente di Insigne ma nella quale i padroni di casa hanno dominato la scena per novanta minuti. Doveroso precisare che, rispetto al girone quasi proibitivo della scorsa annata, il cammino nell'attuale edizione, almeno sulla carta, sembra più agevole a patto però di non sottovalutare le due avversarie maggiormente alla portata ma in grado di creare diverse insidie grazie all'ottimo lavoro svolto sui diversi giovani che compongono i relativi organici. Ipotizzabile che Ancelotti possa riproporre la difesa a tre e mezzo ammirata nella scorsa annata con Maksimovic terzino destro nel tentativo di arginare le frecce della prima linea ospite.

Determinante approcciare il match con l'intensità di una finale curando al millimetro le distanze tra i reparti per evitare di esporsi alle micidiali folate di rivali che quando rubano palla si rivelano micidiali in contropiede; fondamentale il contributo di tutta la squadra in fase di non possesso con particolare attenzione alla zona difensiva sinistra dove Salah potrebbe creare numerose difficoltà al diretto rivale che sia esso Ghoulam o Mario Rui sicuramente bisognosi dei raddoppi di Zielinski e di uno dei due centrocampisti centrali ma una volta in possesso di palla dovranno ribaltare rapidamente il fronte per costringere l’attaccante egiziano ad abbassarsi per difendere. Sul fronte offensivo la sconfinata qualità degli avanti napoletani dovrà essere valorizzata sia attraverso la capacità di costruire la manovra sfruttando le eccellenti capacità di palleggio che provando a sorprendere la difesa inglese nello spazio sfruttando l’abilità nell’attacco alla profondità.

I reds dal canto loro sono partiti a spron battuto in campionato raccogliendo quindici punti nelle prime cinque uscite in Premier e possono contare sul vantaggio di un organico praticamente invariato rispetto a quello che lo scorso maggio ha superato il Tottenham in finale. Per quanto concerne la scelta dell'undici iniziale Ancelotti dovrebbe rilanciare Manolas e Allan dal primo minuto mentre sembra probabile che Insigne possa riprendere il suo posto sulla sinistra e Llorente partire dalla panchina per poi subentrare a gara in corso. Klopp dal canto suo può contare sull’intera rosa ad eccezione degl’infortunati Origi e Alisson.

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