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Al San Paolo arriva il temibile Cagliari, la provinciale con ambizioni europee

Focus sulla squadra sarda, completamente rinnovata in estate, con giocatori di livello internazionale. Il Cagliari è reduce da due vittorie consecutive

Alcuni eventi nella vita impongono scelte che possono risultare radicalmente diverse rispetto alle strategie ordinarie al fine di essere onorati e vissuti nel migliore dei modi. Questo probabilmente il ragionamento che il presidente Tommaso Giulini e i suoi collaboratori hanno seguito quando hanno iniziato a progettare la costruzione del Cagliari edizione 2019-20, anno in cui ricorre il centenario della nascita del glorioso sodalizio. Il numero uno del club sardo, archiviata la sofferta salvezza conquistata solo nel finale dello scorso torneo a coronamento di un girone di ritorno ampiamente deficitario, non ha lesinato il minimo sforzo per allestire un organico che non solo consentisse a mister Maran di poter disporre delle risorse adeguate alla conquista di una tranquilla salvezza ma che fosse capace di regalare ai tifosi la soddisfazione di poter puntare a qualcosa in più della semplice permanenza in categoria.

Prova tangibile della ferrea volontà di crescita gli arrivi a fine mercato del portiere Olsen dalla Roma e del centravanti Simeone dalla Fiorentina, operazioni grazie alle quali la dirigenza ha posto tempestivamente rimedio alla sfortuna che ha prematuramente privato la rosa del fondamentale contributo di due colonne del calibro di Cragno e dell’ex Pavoletti, costretti ad un lungo riposo forzato a causa di due seri infortuni. Di assoluto livello il nuovo centrocampo rossoblu grazie agli arrivi di giocatori che miscelando esperienza, gioventù tecnica, corsa e dinamismo formano un reparto di tutto riguardo e che tra le formazioni di media-alta classifica regge tranquillamente il confronto anche con gli omologhi reparti di rivali più blasonate. Il ritorno del grande ex Nainggolan assicura la personalità di chi nelle esperienze vissute sia a Roma che a Milano ha maturato la personalità necessaria per essere il leader di un gruppo che vuole stupire. Nandez, prelevato dal Boca Juniors per quasi venti milioni, ha già dimostrato di essere il prototipo di centrocampista completo che corre, copre ma sa anche ribaltare l’azione con accelerazioni micidiali.

Il grande ex di giornata Rog ha solo lasciato intravedere le sue notevoli potenzialità ma magari in un ambiente nel quale sente maggiormente la fiducia e trova continuità d’impiego potrebbe trovare la consacrazione. Sulla fascia sinistra il giovane Pellegrini, rientrato in prestito secco dopo il passaggio estivo alla Juventus, rappresenta una garanzia di rendimento nonostante la giovane età. Dal punto di vista tattico l’ex allenatore del Chievo tende ad affidarsi al 4-3-1-2 anche se l’impiego nei tre del reparto avanzato sia di Joao Pedro che di uno tra Castro e Birsa potrebbe indurre alla scelta di schierare il solo Cholito come punta centrale con due uomini alle sue spalle nel tentativo di togliere punti di riferimento alla squadra azzurra. In fase di non possesso i rossoblu, reduci da due successi consecutivi, creano grande densità nella propria metà campo nel tentativo di chiudere gli spazi alle avanzate avversarie per poi provare a recuperare palla in pressing. Particolare attenzione dovrà porre la retroguardia azzurra sulle palle inattive, situazione nella quale i prossimi rivali sanno essere particolarmente pericolosi anche grazie alla fisicità dei propri difensori centrali.

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