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Martedì, 16 Aprile 2024
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L’Atalanta arriva al San Paolo per continuare a stupire

Straordinario avvio di torneo per i nerazzurri che pagano invece dazio all’inesperienza in Champions League

Quello che i meno ottimisti avrebbero potuto bollare come un exploit si sta trasformando invece, giorno dopo giorno, in una delle realtà di riferimento del panorama nazionale grazie ad un progetto basato su serietà, competenza e duro lavoro quotidiano. In pochi probabilmente, dopo l’eliminazione subita ai rigori contro il Copenaghen nell’ultimo turno preliminare della scorsa edizione dell’Europa League, avrebbero immaginato la clamorosa rimonta grazie alla quale l’Atalanta ha conquistato uno storico terzo posto che le è valso la prima qualificazione alla fase a gironi dell’attuale edizione della Champions, un autentico capolavoro se si considera che gli orobici stazionavano in zona retrocessione nelle prime giornate.

La società del presidente Percassi non si è fatta trovare impreparata in sede di mercato e seguendo le indicazioni impartite da Gasperini, esemplare stratega dell’esponenziale crescita della compagine nerazzurra, ha operato per aumentare in maniera significativa la profondità dell’organico così da garantire al proprio allenatore un roster in grado di affrontare al meglio un’annata nella quale si gioca quasi sempre al ritmo di una partita ogni tre giorni. Se in Champions le prime tre sconfitte costituiscono il duro dazio da pagare all’inesperienza in campo internazionale, pur se in almeno due circostanze la prestazione è stata per ampi tratti positiva, in campionato la squadra sembra aver idealmente ripreso il suo percorso dalla favolosa cavalcata conclusasi alla fine di maggio e occupa con pieno merito il terzo posto, piazzamento reso ancor più prestigioso dalle sole tre lunghezze di distacco dalla vetta.

Il tecnico ligure si diverte a sperimentare variando, a seconda delle circostanze, sia l’assetto che le posizioni dei suoi per conferire imprevedibilità e spiazzare gli avversari privandoli degli abituali punti di riferimento ma non snatura minimamente l’identità della sua creatura, miglior attacco della competizione con una media di oltre tre gol a partita. Spaventoso il livello d’intensità che capitan Masiello e compagni riversano sul terreno di gioco costringendo gli avversari di turno a subire un’autentica aggressione quando tentano di avvicinarsi alla porta difesa da Gollini. Diventa poi uno spettacolo assistere allo sviluppo delle trame offensive che in un perfetto mix tra la sincronia degli automatismi e l’eccellente qualità di base dei diversi interpreti può attingere ad un repertorio che annovera al suo interno una sconfinata varietà di soluzioni. Per quanto concerne la scelta della formazione iniziale sembra probabile l’impiego di Ilicic, doppietta per lo sloveno contro l’Udinese, da punta centrale con il tandem Gomez- Malinovskyi alle sue spalle mentre Castagne dovrebbe spuntarla su Hateboer sulla fascia destra e Kjaer giostrare da centrale del terzetto difensivo.

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