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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Mazzarri: "Fred non lo conosco. Gilardino? A chi non piacerebbe"

Il tecnico azzurro, in una conferenza stampa tenuta oggi a Castelvolturno, ha parlato di calciomercato e delle sue intenzioni dal punto di vista tattico

Il tecnico del Napoli Walter Mazzarri ha tenuto a Castelvolturno una conferenza stampa a margine della presentazione di alcuni dvd promozionali. Mazzarri ha affrontato, naturalmente, anche il tema mercato, offrendo molti spunti interessanti: "E' presto per parlarne approfonditamente, ora è il tempo dei contatti e delle informazioni, non si è ancora nel vivo. In società ci sono dei ruoli ben definiti, io ho dato le mie indicazioni, ma il mercato lo fanno Bigon e De Laurentiis.

Prima di rinforzare questo organico, dobbiamo sfoltirlo. Con i rientri abbiamo 37 tesserati, impossibile portarli tutti in ritiro. Blasi e Datolo? Sono due calciatori importanti, con i quali voglio parlare e capire quali sono le loro motivazioni. Se hanno intenzione di mettersi a disposizione con entusiasmo valuteremo. Prima che comincerà la stagione dovrò parlare con tutti, anche con i nuovi acquisti che arriveranno. Ho chiesto alla società di avere un colloquio prima che un nuovo calciatore firmi, perchè voglio capire le sue motivazioni e voglio mettergli in chiaro da subito cosa significa far parte del nostro gruppo. Il bomber? L'ho sempre detto che uno dei nostri limiti quest'anno è stato in fase realizzativa. Si parla di un bomber da 20 gol, ma quanti in carriera li hanno fatti con costanza?

Fred? Non lo conosco, puntare su calciatori che vengono dall'estero e che non hanno mai giocato in Italia è sempre un rischio, soprattutto in ruoli delicati. Toni? Avevo espresso alla società la mia valutazione sul calciatore. E' naturale che si tratta di uno che negli anni ha fatto gol con regolarità. Gilardino? A chi non piacerebbe allenare il centravanti titolare della Nazionale italiana. Rolando Bianchi? Con tutto il rispetto e l'affetto per lui, quest'anno ha fatto più di 20 gol in B e anche quando li ha fatti in A quell'anno in massima serie mancavano squadre come Juve, Napoli, Genoa, Bologna.

Denis? E' un ragazzo straordinario con il quale ho un rapporto eccellente. E' naturale che lui sa che se il mercato dovesse evolvere in una certa maniera, lo spazio per lui diminuirebbe. Io di certo non lo caccio, anzi. Se a lui va bene, lo tengo con me molto volentieri. Inler? E' sicuramente un calciatore importante e valido, ma non aggiungo altro". In conclusione anche un accenno al modulo tattico: "Il 4-2-3-1? Preferisco la mia impostazione tattica. Con questa siamo arrivati sesti, esprimendo un gioco tra i più belli in Italia".

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