Mazzarri: "Rinforzi? Può essere in difesa, così come a centrocampo. Per Cassano non c'è posto"
Il tecnico azzurro ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport
Walter Mazzarri ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport. Ecco quanto evidenziato da Napoli Today: "Fin dal mio avvento siamo stati subito squadra e sulla scorta di questo si poteva pensare di partire con un vantaggio, ma non così, terzi in classifica. Dove puo' arrivare questo Napoli? Non mi piace sbandierare gli obiettivi, sarebbe solo un boomerang, pericolosissimo. Dicono che io non oso, in realta' sono uno che vuole vincere. Sogno che una outsider, in un calcio bello e pulito, possa sognare. Se tutto e' regolare puo' succedere. Non voglio pensare che il campionato possa non essere regolare. Se una quadra fara' meglio dei grandi club, alla fine potra' vincere. Nelle partite di Europa League ho schierato la formazione che pensavo potesse darmi di più. Ho la fortuna di vedere tutta la settimana i miei giocatori ed in quelle occasioni ho creduto che un Cavani o un Lavezzi a 50% potesse rendere meno di una eventuale “riserva”. Ecco quindi perché bisogna in alcune circostanze fare delle scelte, anche perché sfruttare troppo certi calciatori può alla lunga essere controproducente. Il turn over è necessario. Quagliarella? Per quanto riguarda l’allenatore non è successo niente, per me era un giocatore importante, Quagliarella è sempre stato impiegato. L’anno dopo si è preso Cavani, ero convinto che ci fossero quattro giocatori che si stimolassero a vicenda. Quello che poi succede dopo non riguarda l’allenatore. Il mercato? Con calma bisogna mettere il tassello che può dare di più, ma deve essere un vero rinforzo, dico un difensore ma può essere un centrocampista, uno che possa fare il titolare. Per Cassano non c'e' posto, ma arriveranno altri giocatori. Abbiamo tanti giocatori, a Napoli e in giro. Con il presidente De Laurentiis c'e' chiarezza, c'e' stata fin dall'inizio. Cavani? A me piaceva da quando ero alla Samp. Con Bigon ne parlai a gennaio perche' voleva lasciare Palermo, poi si lascio' perdere. Un giorno parlandone col presidente nacque l'idea di prenderlo. La soddisfazione delle soddisfazioni sarebbe riuscire a far rivivere quei cinque anni d’oro come ai tempi di Maradona. L’anno scorso mi hanno chiamato in ventimila per consigliarmi di fermarmi perché avevo solo da perdere a restare a Napoli. Chi sceglierei come allenatore nella mia squadra ideale? Se fossi presidente, ho sempre pensato che un allenatore capace di far giocare bene e produrre e' Delio Rossi: lo apprezzo. E' un allenatore che se lo guardiamo nelle righe, fa i fatti".