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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Meteore Azzurre: Mario Massimo Caruso

Ricordiamo il fantasista giunto a Napoli con l'etichetta di erede di Zola

Mario Massimo Caruso, nasce a Trapani il 30 luglio 1969. E' proprio nella squadra della sua città che a soli 17 anni esordisce tra i professionisti. Piccolino di statura e dalla struttura fisica mingherlina, si ritaglia ben presto il ruolo di trequartista. Dopo i primi anni di carriera passati in C con la maglia del Foggia, Caruso esordisce in serie B nell'89, proprio con i diavoli rossoneri, allenati dal "profeta" Zeman. Caruso contribuirà, seppur in modo minimo, alla storica promozione dei pugliesi dalla B alla A nel 1991, ma per lui il momento del salto nella massima categoria viene rimandato. La sua avventura riparte sempre dalla serie cadetta, stavolta a Modena, dove Caruso trova finalmente la sua consacrazione. Con i canarini disputa due ottime stagioni, mettendo a segno anche 8 reti e segnalandosi come uno dei calciatori più importanti della B.

Nell'estate del 1993 per Mario è giunto finalmente il momento di confrontarsi con la massima serie. Nell'affare che porta Gianfranco Zola dal Napoli al Parma, infatti, Caruso, il cui cartellino è di proprietà della società di Tanzi, passa in prestito al sodalizio partenopeo. Dopo uno splendido precampionato, nel corso del quale spesso viene azzardato il paragone con Zola, anche per via delle similitudini fisiche, Caruso si perde ben presto, anche per via di problemi all'anca che lo tormenteranno per tutti il resto della carriera. Nel campionato che vede Marcello Lippi sulla panchina azzurra, colleziona appena 4 spezzoni di gara e segna l'unico gol in gara ufficiale con la maglia del Napoli nel 2-3 di Ancona in Coppa Italia. A fine stagione Caruso rientra a Parma, prima di tornare in B con la Lucchese l'anno successivo.

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