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Hamsik, una carriera in azzurro: l'autobiografia presentata dal capitano

Nel centro sportivo di Castel Volturno Marek Hamsik ha ripercorso i suoi 12 anni a Napoli

Il capitano del Napoli Marek Hamsik ha oggi presentato nel centro sportivo di Castel Volturno la sua autobiografia, "Marekiaro". Un'occasione per ricordare i più toccanti momenti della sua cavalcata con i colori del Napoli, in pratica un'intera carriera in maglia azzurra.

"I tre momenti più belli? Sicuramente il mio arrivo a Napoli, quando non sapevo cosa mi aspettava e invece questa città mi ha saputo conquistare con l'affetto e il calore dei tifosi. Poi la prima vittoria della Coppa Italia, festeggiata con l'abbraccio della città. Infine il record di gol di Maradona battuto lo scorso anno".

Il momento peggiore è – prevedibilmente – stato quello della notte di Inter-Juve, "quando eravamo in albergo a Firenze. Ci ha fatto male perché lì eravamo veramente vicini allo scudetto, ma fa parte del gioco: siamo professionisti e dobbiamo dimenticare in fretta, guardare avanti e battagliare per proseguire sul sogno tricolore".

Hamsik ha raccontato anche dei suoi gol che gli sono rimasti maggiormente nel cuore. "Di gol belli ce ne sono tanti. Col Milan, poi quello in finale di Coppa Italia con la Juve". Bei ricordi anche in Champions, dove "ogni partita è bella, con la canzone, davanti ai nostri tifosi. La prima fu davvero emozionante".

"Napoli mi ha dato tanto – ha aggiunto il capitano del Napoli – Dal primo giorno l'amore dei tifosi, col passare degli anni ancora più affetto. Il calore della gente è bello, non capita a tutti, sono orgoglioso del mio rapporto con la città. Se resterò qui a vita? Ci tengo alla maglia, per questo sono qui da 12 anni. Può darsi anche dopo il calcio".

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